in

Maserati: Davide Grasso (CEO del Tridente) dice che Modena rimarrà centrale per il marchio

La città di Modena, e il suo stabilimento, sarebbero comunque al centro delle prospettive prossime di Maserati

Davide Grasso
Davide Grasso

Come già analizzato in precedenza, Maserati non vive un buon momento ormai da più di qualche mese. Il Costruttore del Tridente si è trovato infatti a combattere contro condizioni e situazioni non proprio piacevoli da sostenere. Un set di prerogative che lecitamente ha finito per porre dubbi sul presente e sull’immediato futuro del nobile marchio modenese.

Proprio Modena sarebbe comunque al centro delle prospettive prossime di un costruttore che deve fare i conti con alcuni necessari cambiamenti. Perlomeno è questo ciò che ha voluto sottolineare il CEO di Maserati, Davide Grasso, durante un intervento al recente Maserati Folgore Day; l’evento col quale il Costruttore del Tridente ha rilanciato i suoi piani sulla mobilità a zero emissioni, quindi sul futuro elettrico del marchio.

A Modena Maserati possiede lo stabilimento produttivo di automobili più antico d’Italia

L’occasione del Maserati Folgore Day ha permesso da Davide Grasso di esprimersi con parole cariche di positività sul presente e sul futuro del marchio, quasi a voler mitigare le sensazioni espresse nei giorni scorsi relative alle problematiche che il Tridente sta comunque affrontando.

Grasso ci ha tenuto infatti a ricordare che Maserati è un marchio e un costruttore “100% Made in Italy” visto che “progettiamo, sviluppiamo e produciamo completamente ed esclusivamente in Italia”; il costruttore oggi esporta in 70 diversi Paesi su scala globale, esportando l’84% dei suoi modelli. Il numero uno di Maserati ha poi sottolineato l’importanza che la città di Modena, e il suo stabilimento e quartier generale di Viale Ciro Menotti, riveste nella scala degli equilibri del marchio. Secondo Davide Grasso il cuore pulsante del Tridente è e rimarrà proprio la città di Modena, lì dove risiede lo stabilimento automobilistico più antico d’Italia e ancora oggi operativo: “siamo in Italia e continueremo a restare in Italia per guidare l’innovazione e il futuro dell’automotive di lusso”, ha aggiunto.

Maserati Modena
Lo stabilimento Maserati di Viale Ciro Menotti, a Modena

L’Italia comunque al centro

Nonostante le note problematiche relative allo stabilimento di Grugliasco, chiuso e finito in vendita come un immobile qualunque, va detto che l’intera produzione di Maserati ha nell’Italia un riferimento assoluto. L’attuale gamma del marchio ragiona infatti su un approccio produttivo completamente ragionato in Italia. Le Maserati GranTurismo e GranCabrio (anche nelle varianti elettriche Folgore) vengono prodotte a Mirafiori, il SUV Grecale vede invece nello stabilimento di Cassino la sua casa e la Maserati MC20 viene invece prodotta proprio a Modena dove nel 2025 comincerà anche la produzione della variante Folgore.

Tutto ciò con gli occhi comunque puntati alla sostenibilità. Come annunciato da Maserati a inizio anno, entro il 2028 l’intera gamma del Tridente sarà elettrificata e in questo modo il costruttore modenese sarà il primo costruttore del lusso italiano a poter disporre di una gamma interamente elettrificata.

Maserati Folgore Day

In ogni caso, sebbene quella dell’elettrificazione sia una sfida importante e una grossa opportunità per il marchio, Grasso ha sottolineato come sull’elettrico il mondo si stia muovendo in maniera differente quindi in Maserati “vogliamo dare la possibilità ai nostri clienti di scegliere”, ha aggiunto. Di conseguenza il Tridente non ha voluto introdurre vincoli su eventuali date relative alla fine della produzione dei più tradizionali propulsori endotermici, cosa che potrebbe anche variare in base agli specifici mercati di riferimento.