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Auto elettrica: per un noto chimico è come passare dalla macchina da scrivere al PC

Sulle vetture alla spina ci sono visioni contrastanti. Il dibattito è aperto.

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Screen shot da video Piazza Pulita La7

Il tema dell’auto elettrica spacca gli animi. C’è chi, dall’alto, sostiene questa tecnologia, con un approccio spesso ideologico e talvolta snob. C’è poi la gente, che vive nel mondo reale e che in grande maggioranza rigetta questa tecnologia, per gli evidenti limiti ad essa connessi, almeno in questo periodo storico.

Imporne l’adozione non è neppure una buona pubblicità, perché le innovazioni, quando raggiungono un adeguato livello di maturità, si affermano da sole. Non mi risulta che nel passaggio dalla trazione animale a quella meccanica sia stato imposto l’obbligo di non vendere più i cavalli. La stessa cosa è successa quando si è passati dai vecchi cellulari agli smartphone: il fatto che i primi siano stati soppiantati dai secondi è derivato esclusivamente dai vantaggi reali regalati da questi ultimi. Questo li ha fatti affermare sul mercato, nonostante il prezzo maggiore, senza alcuna imposizione dall’alto. Con l’auto elettrica, invece, si cerca la forzatura, imponenendo obblighi e divieti.

Anche sul reale beneficio ambientale, che potrebbe giustificare un dazio, per dare priorità alla coscienza, non si ha proprio la certezza di un salto di qualità, guardando all’intero ciclo. L’unica cosa certa è che la Cina trarrà un vantaggio geopolitico non indifferente dallo stop alle endotermiche imposto dall’Unione Europea.

Interessante la visione di scenario del chimico Nicola Armaroli che, nell’ultima puntata di PiazzaPulita, andata in onda su La7, ha detto la sua sull’argomento. Riferendosi ai benefici economici e strategici che, sul piano internazionale, l’auto elettrica regalerà al paese della Grande Muraglia, si è così rivolto al presentatore:

“Se chiudessimo l’import dei prodotti cinesi la sua trasmissione andrebbe in onda? Sono 20 anni che abbiamo appaltato tutto alla Cina e voi vi svegliate adesso? Abbiamo dato ai cinesi tutto e noi ci siamo svegliati con l’auto elettrica?”.

Mi verrebbe da dire: da qualche parte bisogna pur partire, per evitare di diventare insignificanti e totalmente controllati da altri attori dello scacchiere politico ed economico internazionale, anche se gran parte del danno, forse, è già stato fatto.

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Poi Armaroli ha aggiunto:

“L’unico settore le cui emissioni sono aumentate è quello dei trasporti. Una Euro 6 è pulita? Ma mettetevela in salotto e accendetela e poi ditemi. Non esiste l’auto termica che non inquina”.

Credo che nessuno abbia detto il contrario. Bisogna trovare il giusto equilibrio fra inquinamento e progresso. I comfort e gli standard di vita dei nostri giorni sono nati da processi che hanno prodotto inquinamento e penso che nessuno sarebbe disposto a tornare indietro. Bisogna, ovviamente, cercare di ridurlo, ma con soluzioni improntate al pragmatismo.

Le norme restrittive verso le auto endotermiche, poi, riguardano il contenimento delle emissioni di CO2, che non sono un fattore inquinante ma climalterante. Su questo fronte, siamo certi che l’auto elettrica dia un vantaggio degno di nota rispetto a quella a scoppio, guardando all’intero ciclo? Qui deve svilupparsi l’analisi comparativa. Il resto è argomento diverso. Le opinioni sul campo, in questo ambito, non mi sembrano perfettamente allineate, neppure nella comunità scientifica.

Tornando all’intervento a Piazza Pulita di Armaroli, questo ha messo a confronto, sul piano diciamo “filosofico”, le due tipologie di veicoli:

“L’equivoco di fondo è che si pensa che l’auto elettrica sia il sostituto dell’auto termica. È un’altra cosa, è come il passaggio dalla macchina da scrivere al pc, dal Blueberry allo smartphone, è un oggetto connesso che sarà parte della rete elettrica fra qualche anno, le batterie tanto odiate saranno una gigantesca powerbank che terrà in piedi la rete della transizione elettrica. Vogliamo continuare a credere ad una tecnologia che ha 150 anni?”.

Se volete approfondire la questione e guardare l’intervento completo del noto chimico nella trasmisssione di La7, cliccate qui.

Fonte | Everyeye