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Ferrari 312 PB del 1972 venduta all’asta per oltre 12 milioni di euro

Sotto il cofano c’è un motore boxer da 460 CV a 10.800 g/min

Ferrari 312 PB 1972 asta

Il 20 maggio, a Cernobbio, RM Sotheby’s ha tenuto un’asta a Villa Erba in cui ha proposto una serie di vetture davvero interessanti, tra cui una Ferrari 312 PB del 1972. Al termine dell’asta, il modello è riuscito a raggiungere una somma di 12.042.500 €.

La carriera delle Ferrari P Sport Prototipi durò circa un decennio, dal 1963 al 1973, e produsse alcune delle vittorie più iconiche e leggendarie ottenute dal cavallino rampante. Fra questo, spiccano le vittorie consecutive della 24 Ore di Le Mans nel 1963 e nel 1964 e la famosa tripletta finale alla 24 Ore di Daytona nel 1967.

Ferrari 312 PB
Ferrari 312 PB motore

Ferrari 312 PB: RM Sotheby’s ha concluso l’asta a oltre 12 milioni di euro

L’acquisizione di Ferrari da parte di Fiat nel ‘69 garantì un bell’afflusso di denaro al programma competizioni del brand di Maranello. Grazie a questo, la Ferrari 312 P continuò ad essere migliorata fino al 1971.

I tecnici di Maranello modificarono il 12 cilindri della 312 B – la monoposto di Formula 1 del ’71 – per utilizzarlo nella sport prototipo. Il risultato finale fu la Ferrari 312 PB. La nuova vettura debuttò a Brands Hatch a metà del 1971 con un 12 cilindri boxer da 3 litri capace di sviluppare 460 CV di potenza a 10.800 g/min, oltre ad avere lubrificazione a carter secco, iniezione Lucas, accensione a candela singola e doppie camme in testa per bancata.

Ferrari 312 PB

Con un peso inferiore a 650 kg, la 312 PB vantava dei radiatori su entrambi i lati, un serbatoio da 120 litri e una semi monoscocca. Mentre lo sviluppo dell’auto proseguiva, la stagione 1972 sembrava promettente, ma nessuno avrebbe sospettato che quella sarebbe stata una delle migliori di tutti i tempi per Ferrari in campo agonistico.

Il telaio n°0886 venduto all’asta da RM Sotheby’s era una delle sei auto della Scuderia Ferrari destinate a correre nel Gruppo 6 Sport Prototipi nel 1972. Con al volante i piloti Ronnie Peterson e Tim Schenken, la 312 PB ottenne la prima delle tre pole position della stagione.

Con il numero di gara 30, la vettura balzò in testa dopo la partenza mentre le altre due ebbero una serie di problemi meccanici durante la gara. Nel frattempo, la vettura 0886 continuò indisturbata fino a conquistare la vittoria. Questa Ferrari affrontò anche la 12 Ore di Sebring, la 1000 km di Monza e la 1000 km del Nurburgring. Quest’ultima fu vinta da Peterson e Schenken.

Ferrari 312 PB

Dispone anche del Certificato di Origine

Al termine della sua carriera agonistica nel luglio del 1975, la Ferrari 312 PB ottenne il Certificato di Origine e fu venduta a un ex pilota NART e proprietario della Grand Touring Cars. Rimase di sua proprietà per 10 anni.

Dopo tre proprietari, nel 1993 l’auto fu acquistata dal figlio del fondatore di Walmart. Grande appassionato di auto, fece partecipare la PB a parecchie gare storiche. Cinque anni più tardi, fu venduta a un collezionista tedesco mentre nel 2005 fu comperata da un collezionista britannico molto famoso, che la tenne per cinque anni.

Assieme alla Ferrari 312 PB, il fortunato acquirente ha ricevuto parecchie parti di ricambio, una ricca documentazione che comprende le copie del Certificato di Origine e la fattura di vendita originale.

Ferrari 312 PB

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