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Alfa Romeo, primo impianto negli USA? Sarebbe il primo in 113 anni

L’Alfa Romeo potrebbe inaugurare il primo stabilimento negli Stati Uniti in futuro, una prima assoluta in oltre un secolo di storia.

Jean-Philippe Imparato

Dalla fusione tra la Fiat Chrysler Automobile (FCA) e Peugeot Groupe (PSA) è nato un nuovo colosso della mobilità, Stellantis. Inaugurata nel 2021, la giovane realtà si è saputo subito imporre all’attenzione generale, con produzioni accattivanti e i piani affascinanti inerenti ai suoi numerosi brand. Tra quelli attesi a un forte rilancio spicca Alfa Romeo, che veniva da anni piuttosto modesti. I numeri di vendita erano poco esaltanti, soprattutto al di fuori dei confini nazionali. Ma, ora, coperta da un gigante di tali dimensioni ha la concreta possibilità di rilanciarsi.

Un primo, importante risultato lo si è registrato con la Tonale, presentata lo scorso anno e subito capace di affermarsi a livello globale. Il primo suv elettrificato della Casa automobilistica di Arese si è rivelato un esperimento azzeccato, in linea con le esigenze di un mercato sempre più attento alle emissioni e ai consumi. Il responso favorevole conferito dalla stampa e i dati commerciali conseguiti dimostrano, in maniera inequivocabile, che i piani alti hanno preso la decisione giusta. Sarà ora interessante scoprire cosa approderà sul mercato.

Alfa Romeo: possibile l’apertura di uno stabilimento negli Stati Uniti

Alfa Romeo Logo

In diverse interviste concesse agli organi di informazione, i piani alti hanno ammesso di avere in serbo una new entry in listino ogni anno, fino alla fine del decennio. Lo ha ammesso in svariate occasioni il numero uno del marchio, Jean Philippe Imparato. L’amministrato delegato ha tenuto fin dall’inizio un approccio aperto e obiettivo, privo di troppe pretattiche. Sebbene, come qualsiasi suo altro collega, non possa rivelare tutto e subito, il top manager è allergico alle frasi di circostanza e alla retorica. Interpellato da Autoweek, ha nelle scorse ore ammesso di stare valutando la produzione delle bev in futuro pure oltreoceano, negli Stati Uniti. Il piano in serbo è interessante per una duplice ragione: in primo luogo, le vetture a zero emissioni saranno l’anima dell’offerta commerciale in futuro, alla pari dei marchi concorrenti.

Di conseguenza, l’idea di approdare negli States certifica l’importa del territorio nelle strategie interne. Il secondo aspetto, invece, concerne un curioso dato storico: nel corso dei suoi 113 anni di luminosa storia, la realtà meneghina non ha mai costituito un impianto in America. Qualora il tabù venisse infranto si tratterebbe di una buonissima notizia per l’economia del territorio, con l’apertura di centinaia (se non migliaia) di posti di lavoro. Ad avviso di Imparato, ampliare gli orizzonti consentirebbe di consolidare l’immagine di Alfa Romeo in quanto player globale.

Berline al centro del piano elettrico

Jean-Philippe Imparato

A proposito di un ipotetico lancio di una rappresentante di segmento E, l’alto dirigente ha risposto preventivando dei maggiori investimenti negli USA, i numeri in tale categoria di modelli, seguiti dalla Cina. Dunque, se hanno in mente di recitare un ruolo da protagonisti assoluti, in veste di player per eccellenza sulla scena internazionale, serve muoversi un po’ dappertutto. Senza nulla voler togliere agli attuali impianti di Cassino (Piedimonte San Germano) e Pomigliano d’Arco, la loro capacità totale è insufficiente. Da lì la tentazione di mettere le radici pure negli States, sulla falsariga di quanto svolto dalla BMW con la X5. La finalità è di competere ad armi pari con i colossi assoluti della filiera delle quattro ruote.

Prendere la cartina geografica ed evidenziare il punto esatto dell’ipotetico centro è prematuro. Prima andranno tenute ulteriori discussioni, pure con Carlos Tavares, il numero uno di Stellantis. Laddove lo scenario andasse in porto, non si costruirà una struttura da zero, bensì ne verrà riconvertito uno già in possesso del conglomerato. Lo ha lasciato intendere Larry Dominique, vicepresidente senior di Alfa Romeo, che sembra orientato su Belvidere, nello Stato dell’Illinois, la cui attività è stata da poco interrotta. In merito alla tipologia di carrozzeria delle elettrificate, Imparato ha lasciato, invece, supporre che, a differenza del trend generale, il focus saranno le berline, anziché i suv.

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