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Ferrari 296 GTB sfidata da Porsche e McLaren nella drag race | Video

Le sfide in accelerazione vanno di moda. Eccone una con 3 auto d’eccezione.

Ferrari 296 GTD drag race
Screen shot da carwow.de

Quelli della divisione tedesca di carwow hanno organizzato una drag race speciale, con 3 supercar da sogno, di marchi nobili dell’automobilismo mondiale. Protagoniste della sfida di accelerazione sul quarto di miglio sono una vettura italiana, una inglese e una tedesca. Stiamo parlando della Ferrari 296 GTB, della McLaren 765 LT e della Porsche 911 GT3 RS. Chi riuscirà a spuntarla nel confronto? Per scoprirlo, i colleghi hanno pensato a una drag race multipla, articolata in quattro round.

Nel primo match, un problema al launch control ha bloccato la sicura corsa vittoriosa della sportiva di Maranello che, però, si è rifatta nelle tre sfide successive. Nessuno nutriva dei dubbi sul fatto che questa sarebbe stata più veloce della GT3 RS. Anche la F8 Tributo, in fondo, lo è. Ma forse alcuni non si aspettavano che scattasse così bene e battesse costantemente la McLaren 765 LT. L’italiana è una vera “belva”: con specifiche stradali è riuscita a fare molto meglio della 911 in “assetto racing” (ma con potenza nettamente inferiore) e a battere la resistenza della McLaren alleggerita. Gli uomini del “cavallino rampante” hanno fatto un eccellente lavoro, su tutti i fronti.

Ferrari 296 GTB

La Ferrari 296 GTB è un missile ruotato, che regala il top del piacere di guida. Neanche la SF90 Stradale, su quest’ultimo fronte, può competere con lei. Pur avendo due cilindri in meno della F8 Tributo, di cui ha preso il posto, offre un quadro prestazionale ulteriormente migliorato. L’energia dinamica giunge da un motore V6 biturbo da 2992 centimetri cubi di cilindrata, che eroga 663 cavalli a 8000 giri al minuto.

A questi vanno aggiunti i 167 cavalli messi sul piatto dall’unità elettrica, per una potenza combinata di 830 cavalli, espressi con melodie mozzafiato, a tratti simili a quelle dei V12, su un peso a secco di 1470 chilogrammi. Di riferimento il quadro prestazionale, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 2.9 secondi e da 0 a 200 km/h in 7.3 secondi. La punta velocistica si spinge nel territorio dei 330 km/h. Straordinario il comportamento stradale.

McLaren 765 LT

La McLaren 765 LT appartiene alla famiglia delle “Longtail” e si giova del know-how della casa di Woking nel mondo delle corse. Sul piano dinamico, il modello è focalizzato sulla pista ed anche gli aspetti aerodinamici profumano di motorsport. Cuore pulsante della supercar inglese è un motore V8 biturbo da 4.0 litri di cilindrata, con 755 cavalli di potenza e 800 Nm di coppia massima, su un peso a secco di soli 1278 chilogrammi. Il più basso del trio odierno, protagonista della drag race. Questo si traduce in uno scatto dichiarato di 2.8 secondi nel classico 0 – 100 km/h e di 7.0 secondi nel passaggio da 0 a 200 km/h. La punta velocistica è nell’ordine dei 330 km/h.

Porsche 911 GT3

La Porsche 911 GT3 RS è la versione più coinvolgente dell’iconica sportiva di Stoccarda. Pensata per la massima efficienza fra i cordoli, gode della spinta di un 6 cilindri aspirato da 4.0 litri di cilindrata, in grado di erogare una potenza massima di 525 cavalli, con un picco di coppia di 465 Nm. Cifre migliori di quelle della “normale” GT3, ottenute soprattutto grazie a nuovi alberi a camme con profili modificati. Il sistema di aspirazione a farfalla singola e il sistema meccanico di recupero del gioco valvole derivano dal mondo degli sport motoristici. La RS accelera da 0 a 100 km/h in 3.2 secondi e da 0 a 200 km/h in 10.6 secondi. Il tenore della spinta si tiene alto fino alla velocità massima di 296 km/h. Allo splendore delle sue dinamiche concorre il peso a secco di soli 1450 chilogrammi.

I numeri fanno subito capire chi nella drag race multipla finirà in coda al gruppo, anche se a testa alta. Aperto, invece, il confronto al vertice, che vedrà prevalere la Ferrari 296 GTB. Non era così scontato, in questa tipologia di confronto, ma a Maranello con questa creatura hanno ancora una volta fissato i nuovi riferimenti della specie. Chapeau!

Fonte | Carwow.de