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Ferrari F430: orribile tentativo di imitazione | Video

I capolavori non possono essere clonati né vagamente copiati, ma qualcuno fatica ad afferrare il concetto. Povera Ferrari F430!

Copia Ferrari F430

Non se ne capisce il senso, ma è troppo diffusa l’abitudine di realizzare auto che cercano di clonare le “rosse”. Il video odierno ce ne offre un’ulteriore riscontro, con una (peraltro scadente) copia di una Ferrari F430, immortalata in un paese orientale del globo. Le proporzioni sono completamente diverse ed anche il livello della costruzione non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello della supercar di Maranello.

Solo chi non capisce nulla di auto potrebbe essere tratto in inganno dai “cavallini rampanti” impropriamente esibiti sulla carrozzeria, ma dubito che anche questo possa succedere. Gli elementi della composizione sono davvero posticci. Il corpo dell’auto sembra di carta velina. I vari pezzi danno l’impressione di essere tenuti insieme da colle di fortuna. Dietro manca il lunotto. Sarà forse saltato alla prima uscita? Probabile.

Duro l’esercizio psicologico che cerca di spiegare il senso di simili opere. Se si amassero davvero le auto speciali, come la Ferrari F430, si avrebbe un rispetto sacrale anche per la loro esclusività. Quindi si eviterebbero tentativi di imitazione. Se si volessero sperimentare delle emozioni simili a quelle regalate dalle vetture di Maranello, con elaborazioni del genere il risultato non verrebbe mai raggiunto.

Se si puntasse a guadagnare l’ammirazione della gente, si fallirebbe clamorosamente l’obiettivo, perché la cosa più probabile che possa accadere è di essere snobbati o derisi. Non sarebbe meglio risparmiare i soldi necessari per una trasformazione del genere, magari per prendere a noleggio, anche solo per poche ore, una vera “rossa“? Io non avrei dubbi, ma il mondo è bello perché è vario, quindi è probabile che molta gente la pensi in modo diverso da me. Una cosa, però, dovrebbe accomunare tutti: il rispetto per l’arte…e Ferrari è arte a quattro ruote.

In seno alla produzione moderna del “cavallino rampante”, la (vera) F430 è una delle auto più apprezzate e riuscite. Questa berlinetta, nata nel 2004 per sostituire la 360 Modena, ha spinto ancora più in alto i contenuti tecnici e prestazionali delle GT ad 8 cilindri. La tela volumetrica è simile a quella della progenitrice, ma con sapienti tocchi il grande Pininfarina, per mano di Frank Stephenson, è riuscito a creare un modello molto più aggressivo, senza perdere un solo grammo di eleganza.

Lo stile si richiama a quello della Enzo nello specchio di coda, mentre il frontale presenta delle prese d’aria che ricordano quelle delle monoposto 156 F1 degli anni sessanta. Il diverso taglio dei paraurti e delle feritoie laterali ha modificato in meglio il profilo, rendendolo più sportivo e deciso. Dietro, però, la F430 è meno possente e spaziale della 360 Modena, complice la superiore altezza dei gruppi ottici, che verticalizzano il posteriore, comunque fantastico. Il suo look è ancora attuale e più raffinato e coerente di molte “rosse” nate dopo di lei.

L’energia vulcanica di questa vettura giunge da un motore da 4.3 litri di cilindrata, che eroga una potenza massima di 490 cavalli. Di riferimento il quadro prestazionale. Ancora oggi la Ferrari F430 fa scuola sul piano emotivo. Purtroppo qualcuno oltraggia il ricordo di questa fantastica creatura del “cavallino rampante” con delle copie, talvolta pessime come quella odierna. A voi il video.

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