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Ferrari in tour fra le ville di Bagheria | Foto

Un raduno Ferrari, se ambientato nella giusta cornice, ha un valore aggiunto che lo rende ancora più speciale, anzi unico.

Ferrari raduno Bagheria

Una splendida giornata di Sole ha accolto le Ferrari a Bagheria, in provincia di Palermo, le cui ville, famose nel mondo, si sono tinte di “rosso”, per una festa di passione e bellezza. Nella città siciliana di Tornatore, Guttuso e Buttitta (solo per citarne alcuni) si è svolto un raduno coi fiocchi, nel segno del gusto e dello stile.

Niente blasfeme commistioni con sagre, bracieri e centri commerciali, ma una felice immersione delle supercar di Maranello e dei loro equipaggi nella magia della storia, delle architetture, dell’arte, della cultura. Così dovrebbero essere i raduni, almeno i più prestigiosi. Tanto di cappello all’organizzatore Vito Cuti e allo Scuderia Ferrari Club Palermo, guidato dal presidente Pietro Purpora, per la trama regalata ai partecipanti e al pubblico. Gli ospiti si sono potuti crogiolare in una miscela di auliche emozioni: roba da spiriti eletti.

Il primo appuntamento è stato a Palazzo Villarosa, un gioiello settecentesco, di immenso splendore, dominato dall’imponente portico in stile neoclassico, sorretto da 8 maestose colonne che gli conferiscono una solennità unica e preziosa. Qui, tra i lussureggianti giardini, le Ferrari hanno offerto il loro fascino ai presenti, con la forza delle linee e delle melodie meccaniche tanto care ad Herbert von Karajan. Dalla piccola altura alle falde del Monte Giancaldo, il rombante corteo si è poi mosso in direzione di un rinomato locale, dove gli equipaggi hanno potuto ammirare una suggestiva mostra fotografica.

Nelle fasi successive ha preso forma il trasferimento, con scorta della Polizia, a Villa Palagonia, nota anche come la “villa dei mostri”, per i caratteri morfologici delle decine di statue in calcarenite che ne segnano lo stile esterno, a tratti molto stravagante. Gli spazi coperti non sono meno caratterizzati ed hanno nella sala degli specchi – dove i corpi si deformano e si moltiplicano- una delle principali attrazioni. Questa dimora nobiliare fu visitata anche da Johann Wolfgang von Goethe, stupito dalle sue bizzarre alchimie espressive.

Tappa finale per le Ferrari a Villa Cattolica, sede del museo dedicato all’artista bagherese Renato Guttuso. La struttura fu riaperta nel 2016, dopo 2 anni di ristrutturazioni, per offrirsi ancora una volta nel massimo fulgore. All’inaugurazione, fra gli altri, intervenne il regista Premio Oscar Giuseppe Tornatore. Nei suoi ambienti si è compiuto un tuffo nell’intrigante magia della pittura e della scultura, che ha fatto vibrare le corde sensoriali dei presenti.

L’idea di affiancare questa magnificenza al fascino iconico e inarrivabile delle Ferrari è stata vincente, su tutti i fronti. Grandi gli apprezzamenti dei proprietari e dei loro accompagnatori, ma anche del folto pubblico che ha abbracciato con entusiasmo l’esposizione delle “rosse“, soprattutto nel centralissimo corso Umberto I di Bagheria, cuore pulsante della celebre località siciliana. Chapeau!

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