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Ferrari Amalfi, la nuova gran turismo abbandona il touch e torna ai pulsanti

Sotto il cofano della Amalfi trova posto una versione potenziata del V8 biturbo, in grado di erogare 631 CV, rispetto ai 612 CV della Roma.

Ferrari Amalfi

La Ferrari Roma cambia pelle e si evolve in profondità, tanto da meritarsi un nuovo nome, ovvero la Amalfi. Il Cavallino Rampante ha scelto di ribattezzare la sua elegante coupé a motore anteriore ispirandosi a una delle località costiere più suggestive e raffinate del sud Italia, simbolo di bellezza mediterranea.

Non si tratta solo di una trovata estetica: l’Amalfi segna un cambio di rotta concreto per la Casa di Maranello. È infatti la prima Ferrari moderna a fare marcia indietro sul piano del controllo touch, reintroducendo alcuni comandi fisici tanto richiesti dagli appassionati. Addio, quindi, a molti dei fastidiosi comandi tattili che hanno caratterizzato modelli recenti come la SF90.

Ferrari Amalfi

Al loro posto tornano pulsanti fisici, incluso un autentico pulsante rosso d’avviamento sul volante, in omaggio alla tradizione, a Enzo Ferrari e alla funzionalità che stava per restare un po’ troppo dimenticata. Anche la meccanica è stata raffinata. Sotto il cofano della Amalfi trova posto una versione potenziata del V8 biturbo da 3,9 litri, ora in grado di erogare 631 CV (rispetto ai 612 CV della Roma), grazie a una nuova centralina Bosch, alberi a camme alleggeriti e turbo più reattivi. La trasmissione a doppia frizione a 8 rapporti rimane invariata, ma riceve un aggiornamento software per maggiore fluidità e precisione.

Ferrari Amalfi

Esternamente, la Ferrari Amalfi sfoggia un design più tecnico e moderno, abbandonando la griglia anteriore in plastica del modello precedente. Il frontale richiama la nuova 12Cilindri, mentre sul retro debutta un alettoncino attivo a tre stadi capace di generare fino a 109 kg di deportanza a 250 km/h, ottimizzando aerodinamica e stabilità.

Ferrari Amalfi

Anche l’abitacolo della Amalfi è stato rinfrescato: la console centrale è ora più bassa e minimalista, con inserti in alluminio anodizzato (o fibra di carbonio opzionale) e un nuovo display orizzontale. L’obiettivo è offrire più spazio visivo e fisico, pur mantenendo lo spirito di una 2+2 sportiva ma accogliente.

Ferrari Amalfi

Le prime consegne sono previste per la fine del 2026, e il modello sarà parte della gamma 2027. Come la Roma, la nuova Amalfi è pensata per attrarre nuovi clienti al marchio: Ferrari stima che il 50% degli acquirenti sarà al suo primo veicolo del Cavallino. Sui prezzi, nessuna cifra ufficiale, ma non c’è da aspettarsi cifre inferiori ai 200mila euro.