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La Ferrari 328 GTS di Jon Bon Jovi

Il celebre cantante statunitense, di origini italiane, tenne in garage, per qualche tempo, questa magnifica Ferrari.

Ferrari 328 GTS
Foto Ferrari

Jon Bon Jovi (al secolo John Francis Bongiovi Jr) ha posseduto diverse belle auto, come la Ferrari 328 GTS di cui ci occupiamo oggi. Il cantautore e musicista statunitense, leader del gruppo rock che porta il suo cognome, si è circondato negli anni di splendide creature a quattro ruote. Quando raggiunse il traguardo del 26esimo compleanno, nel suo garage fece capolino la meravigliosa “rossa”. Un capolavoro Made in Italy, con un valore aggiunto per lui, visto che i bisnonni paterni erano di origini siciliane.

L’artista del New Jersey usò per un certo periodo l’auto sportiva del “cavallino rampante”. Immagino che ne abbia ricavato delle emozioni speciali. Versione spider della GTB, la Ferrari 328 GTS condivideva la meccanica della coupé. Era un’evoluzione della precedente 308, rispetto alla quale segnava degli importanti progressi sul piano qualitativo e prestazionale. Anche l’immagine era più moderna. La cura dei dettagli estetici, ad opera di Pininfarina, affinò anche il quadro aerodinamico, migliorando la deportanza.

Di particolare rilievo gli interventi eseguiti sull’abitacolo, reso più ordinato ed ergonomico, oltre che più in linea coi tempi. Il punto di forza, in termini seduttivi, è però la carrozzeria, che si offre allo sguardo con note di straordinaria presa sensoriale. Questa è una delle “rosse” più carismatiche e riconoscibili dell’era moderna. Abbandonarsi al fascino dei suoi tratti è un fatto assolutamente naturale.

La silhouette scorre morbida e determinata, con una fisionomia unica e inconfondibile. Nei volumi si respira a pieni polmoni la grinta sportiva, ma in un quadro estremamente raffinato e di grande classe. Parlare di un’opera d’arte non è sbagliato. Qui si legge, sin dal primo sguardo, il DNA della casa di Maranello. La Ferrari 328 GTS deve il suo stile a Leonardo Fioravanti.

Ad animarne le danze ci pensa un motore V8 aspirato da 3185 centimetri cubi di cilindrata, robusto ed affidabile. Questo cuore, supportato da un telaio a traliccio in tubi d’acciaio di diverso spessore, eroga una potenza massima di 270 cavalli a 7000 giri al minuto, con un picco di coppia di 304 Nm (31 kgm) a 5500 giri al minuto, su un peso a secco di 1273 chilogrammi. L’alesaggio è di 83 millimetri, la corsa di 73,6 millimetri. Alimentato da un’iniezione meccanica Bosch K-Jetronic, ha una distribuzione bialbero, con 4 valvole per cilindro.

L’energia del sistema propulsivo, disposto trasversalmente, viene scaricata a terra sulle ruote posteriori, con l’ausilio di un cambio manuale a 5 rapporti più RM. Notevole il quadro prestazionale, solo in parte illustrato dall’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6.4 secondi, da 0 a 400 metri in 14,3 esondi e da 0 a 1000 metri in 25.7 secondi. La velocità massima si spinge nel territorio dei 263 km/h. Cifre importanti, ma non sufficientemente esplicative con riferimento al piacere di guida regalato da questa “rossa”.

Al volante della Ferrari 328 GTS si vivono emozioni speciali. Ottime le musicalità meccaniche, godibili in questo caso anche a cielo aperto, per la presenza del tettuccio rigido asportabile. I freni a disco svolgono bene il loro lavoro. Dal 1998 fu disponibile come optional l’ABS, il cui arrivo comportò delle modifiche, anche sui cerchi, meno esaltanti sul piano estetico rispetto a prima, per la matrice convessa del nuovo conio.

Le sospensioni, sia davanti che dietro, sono a ruote indipendenti, con quadrilateri trasversali, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici, barra stabilizzatrice. Queste le dimensioni dell’auto: 4255 millimetri di lunghezza, 1730 millimetri di larghezza, 1128 millimetri di altezza, 2350 millimetri di passo. La carreggiata anteriore è di 1485 millimetri, quella posteriore di 1465 millimetri. Sono misure non particolarmente grandi, ma la presa scenica del modello non teme il confronto con sportive più generose come impronta a terra.

Nell’autunno del 1989, la Ferrari 328 GTS fu sostituita in listino dalla 348 ts, che non è entrata nel cuore degli appassionati con la stessa intensità. Non abbiamo notizie sul giudizio dato da Jon Bon Jovi al suo esemplare, ma il fatto che lo abbia tenuto per alcuni anni ci lascia immaginare che lo abbia amato come tutti gli altri possessori. Tanto di cappello per la sua scelta.

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