in ,

Ferrari SF90 sfidata dalle serie speciali V8 in una drag race | Video

Confronto tutto in famiglia tra Ferrari da sogno. Vederle insieme è una bella emozione, specie nel corso di una sfida domestica.

Ferrari drag race
Screen shot da video CarPrime English Channel

Auto sportive di anni diversi, che seguono filosofie differenti, ma figlie dello stesso DNA. Tutte col “cavallino rampante” sul cofano: sono le Ferrari SF90 Stradale, 488 Pista, 458 Speciale, 430 Scuderia. Le accumuna la presenza di un motore V8, ma in varie declinazioni. Si spazia dall’aspirato al biturbo; dall’endotermico puro all’ibrido.

La SF90 appartiene a una famiglia diversa, mentre le altre discendono dallo stesso filone, aperto dalla 360 Challenge Stradale: quello delle versioni pepate delle già grintosissime berlinette ad 8 cilindri col cuore che pulsa alle spalle dell’abitacolo. La 430 Scuderia è la più “anziana” del gruppo. Porta ancora benissimo i suoi anni. Qui dovrà vedersela con le altre, in una drag race in salsa giapponese. Come andrà a finire?

430 Scuderia

Questa Ferrari prese forma nell’ormai lontano 2007. L’affascinante linea della sua carrozzeria, firmata Pininfarina, ne anticipa gli elevati contenuti, con un tocco racing che fa bene alla vista. Al suo sviluppo ha concorso anche Michael Schumacher. I tecnici hanno puntato su una leggerezza e su una potenza maggiori rispetto all’auto di partenza, con benefici evidenti sul piano prestazionale.

Equipaggiata con un motore ad 8 cilindri a V di 90 gradi di 4.3 litri, la 430 Scuderia sviluppa una potenza massima di 510 cavalli a 8500 giri al minuto, con una coppia di 470 Nm a 5250 giri al minuto. Questa corposa unità propulsiva, gioiello della tecnologia motoristica, la rende capace di performance di altissimo livello.

L’accelerazione da 0 a 100 km/h viene liquidata in 3.6 secondi; dopo 20.9 secondi il chilometro con partenza da fermo viene messo in archivio. La punta velocistica si inoltra nel territorio dei 320 km/h. All’efficacia del suo handling concorre il peso, di 100 chilogrammi più basso rispetto alla “normale” F430. I freni carboceramici garantiscono rallentamenti perentori.

458 Speciale

Questa è la discendente diretta della 430 Scuderia, pur essendo un’auto completamente diversa. Il modello risale al 2013. Si tratta della versione estrema della 458 Italia, di cui esalta i contenuti racing. Dopo di lei sono nate auto, sempre ad otto cilindri, più potenti e prestazionali, ma con la doppia sovralimentazione.

Il fatto di essere rimasta l’ultima della stirpe ad alimentazione atmosferica la rende sublime. Roba da custodire gelosamente, per continuare a vivere le emozioni più belle. Ciò diventa ancora più necessario in un’epoca vocata all’elettrificazione, come quella che stiamo vivendo. Il propulsore di questa “rossa” ha un cilindrata di 4.5 litri e sviluppa una potenza massima di 605 cavalli a 9000 giri al minuto, accompagnata da sonorità meccaniche straordinarie. Roba che le successive 488 ed F8 non sono riuscite a replicare allo stesso livello.

Qui l’accelerazione da 0 a 100 km/h richiede 3 secondi, quella da 0 a 200 km/h 9.1 secondi. Il chilometro con partenza da fermo viene coperto in 19.4 secondi. La velocità massima si spinge nel territorio dei 325 km/h. Incredibili le emozioni che regala il suo sound, meravigliose le forme della carrozzeria, suggestive come poche altre.

488 Pista

Emozioni al top con la Ferrari 488 Pista. Questa vettura fece il suo debutto in società al Salone dell’Auto di Ginevra del 2018. Erede delle 360 Challenge Stradale, 430 Scuderia e 458 Speciale, ne spinse ancora più in alto i contenuti tecnologici e prestazionali, segnando i nuovi riferimenti per la specie. Nel nome si mette subito in chiaro la sua connessione con l’universo racing. Da quel mondo, la 488 Pista guadagna un transfer tecnologico unico per un’auto stradale.

Alcune soluzioni provengono dalla 488 Challenge e dalla 488 GTE. Raffinato lo studio aerodinamico, fatto per incrementare in modo significativo la deportanza, che migliora i già ottimi valori espressi dalla 488 GTB. Il peso è più basso di 90 chilogrammi rispetto a quello fatto segnare dalla berlinetta “standard”. La superiore leggerezza di coniuga ad un vigore energetico maggiore, per una tela prestazionale ancora più incisiva.

Su questa “rossa” la potenza massima del motore V8 biturbo da 3902 centimetri cubi si spinge a quota 720 cavalli, erogati a 8000 giri, mentre il picco di coppia è di 770 Nm a 3000 giri al minuto. L’unità propulsiva dispone di bielle in titanio e di polmoni di aspirazione in fibra di carbonio. Il passaggio da 0 a 100 km/h viene archiviato in 2.85 secondi, quello da 0 a 200 km/h in 7.6 secondi. Molto alta le velocità massima, nell’ordine dei 340 km/h.

SF90 Stradale

Questa è la regina d’accelerazione fra le “rosse” di serie. Del resto, stiamo parlando dell’auto più veloce del listino attuale di casa Ferrari. La SF90 Stradale si concede allo sguardo con linee esotiche, frutto dell’estro creativo di Flavio Manzoni. Il taglio stilistico lascia trapelare la cura certosina di ogni aspetto legato all’ingegneria e all’aerodinamica. Anche se si tratta di una supercar ibrida (plug-in), le emozioni sono da auto endotermica pura.

Pur essendo più pesante di una vettura col solo motore a scoppio, riesce a dissimulare al meglio questo handicap. Il fatto che sulla pista di Fiorano giri con sette decimi di vantaggio sulla Ferrari LaFerrari sta a confermarlo, anche se il suo compito è agevolato dalla maggiore freschezza del progetto e dai 37 cavalli in più. Il sistema propulsivo eroga una potenza combinata di 1000 cavalli, 220 dei quali frutto della quota elettrica.

La parte più sonora ed emozionante è però quella a combustione. Stiamo parlando di un V8 biturbo da 4.0 litri, che spicca nella specie. I dati prestazionali sono marziani. Al volante della Ferrari SF90 Stradale lo scatto da 0 a 100 km/h viene bruciato in 2.5 secondi, quello da 0 a 200 km/h in 6.7 secondi. Cifre inaccessibili per le altre “rosse” del confronto odierno. La velocità massima, di oltre 340 km/h, si pone invece sugli stessi livelli della 488 Pista. A cambiare è la rapidità con cui si raggiunge.

Come è finita la gara di accelerazione?

Descritte le quattro protagoniste della drag race, vi starete chiedendo come sia andata a finire. Il verdetto è facile da immaginare, perché Ferrari, nella linea evolutiva, migliora i suoi prodotti sul piano delle performance. Imbattibile la SF90 Stradale, che è di un altro pianeta. Più vicine le altre, con la 488 Pista a far valere la sua legge davanti alla 458 Speciale e alla 430 Scuderia. Nulla di più scontato, ma vederlo in video fa un certo effetto, perché simili gioielli, messi insieme, emozionano a fior di pelle. Buona visione!

Lascia un commento