La nuova linea di modelli in tiratura limitata della serie Maserati FTributo Special Edition rende un tributo alla memoria di Maria Teresa De Filippis. Questo allestimento esclusivo, offerto in due declinazioni diverse, è disponibile per la Ghibli e la Levante. Vuole essere un omaggio alla storia e all’audacia della straordinaria donna racing, la prima ad essersi qualificata ad un Gran Premio di Formula 1: quello del Belgio del 1958. Un risultato incredibile, di portata epocale. Nella sfida sulle Ardenne, accolta fra i cordoli del circuito di Spa-Francorchamps, la pilota campana giunse decima sulla linea del traguardo, al volante di una Maserati 250 F. Gli onori della gloria andarono invece a Tony Brooks, su Vanwall.
Un atto necessario verso la storia
Omaggiare quell’impresa e, soprattutto, quella donna, era doveroso. Maserati lo ha fatto con una nuova edizione speciale che incarna l’Heritage e il DNA sportivo del “tridente”. Le Ghibli e Levante della FTributo Special Edition sono offerte con due finiture per la carrozzeria: Arancio Devil e Grigio Lamiera. Si tratta di una coppia di colori ad hoc. Il primo evoca l’effervescenza e l’audacia di Maria Teresa De Filippi, dal punto di vista caratteriale. L’altro si ispira invece ai toni della pista e richiama le sue imprese sportive, perfettamente inserite nel solco della tradizione Maserati.
Maserati FTributo Special Edition: cura di ogni elemento
I cerchi in lega sono da 21 pollici su entrambi i modelli e giocano, rispettivamente, sui toni del Grigio Opaco e del Glossy Black, con accenti in blu cobalto nel primo caso e in arancione nel secondo caso. Il badge sul parafango e il logo tridente sul montante centrale ripetono lo stesso filone cromatico distintivo. Le nuance esterne tornano a vivere nell’abitacolo, interessando le impunture sui sedili in pelle PienoFiore.
La memoria vince nelle Maserati FTributo Special Edition
Sulle Ghibli e Levante di questa serie speciale si coglie in modo evidente l’omaggio all’eleganza, alle performance estreme e alla sportività del “tridente”, in un quadro che rinnova il felice binomio con Maria Teresa de Filippis, fatto di tenacia, coraggio e audacia. Una bella storia, tutta da incorniciare, che pone in risalto la capacità di affrontare le sfide, di competere e di vincere – in pista e non solo – guardando con determinazione al futuro.
De Filippis: dalle Madonie ai Gran Premi
Ad aprire le porte della Formula 1 alla pilota campana ci pensò il nono posto assoluto (quarto nella classe due litri) da lei guadagnato su una Maserati A6GCS (condivisa con Luigi Bellucci) alla 39esima edizione della Targa Florio, in Sicilia, nel mese di ottobre del 1955. Quello fu il momento della svolta che la portò, sfida dopo sfida, ad abbattere le convenzioni e i pregiudizi, per ritagliarsi uno spazio nel Circus.