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Citroen blocca le vendite di Polestar in Francia, ma non finisce qui

Dopo aver ottenuto lo stop alle vendite delle auto Polestar in Francia, Citroen si appresta a una nuova battaglia legale.

Citroen logo

Il ricorso avanzato da Citroen nei confronti di Polestar trova il giudizio favorevole di un tribunale francese. È quanto accaduto negli ultimi giorni, dopo le accuse mosse dal Double Chevron al marchio svedese, reo di aver scelto un logo per il suo portafoglio prodotti troppo somigliante a quello che da più di un secolo contraddistingue le vetture fabbricate dalla compagnia di Poissy, che attualmente fa parte della multinazionale Stellantis, precisamente a seguito della fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e Peugeot Groupe nel 2021.

Questa vittoria legale comporta delle conseguenze rilevanti nell’industria dei motori. In primo luogo, rende impossibile l’acquisto nel Paese d’oltralpe di veicoli Polestar. In secondo luogo, potrebbe creare un grosso precedente in tutta Europa, a causa del quale Polestar non avrà altra scelta se non quella di cambiare il rispettivo emblema.

Citroen: la contesa con Polestar passa a Bruxelles

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Le autorità giuridiche di Parigi che hanno accolto la denuncia inoltrata da Citroen Automobiles hanno preso una posizione netta nei confronti del gruppo Geely, formato da Volvo, Lotus e Polestar. Ebbene, in base al verdetto il conglomerato non ha facoltà di utilizzare il suo stemma Francia. Inoltre, ha disposto un lauto risarcimento a favore dell’istante, pari a 150 mila euro. Comunque, il punto principale del pronunciamento è inerente all’area commerciale.

La maggiore implicazione è il divieto di vendita di vetture Polestar che presentino il contestano marchio. Forse si tratta giusto dell’inizio. Perché Citroen ha presentato la medesima istanza presso il Tribunal de l’Entreprise Francophone de Bruxelles, volta a bloccarne le vendite nell’intero Vecchio Continente. Se la domanda del team legale di Citroen verrà o meno accolta lo staremo a vedere. Di certo, l’affermazione ottenuta nel territorio transalpino rappresenta una partenza importante.

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Il prossimo capitolo è fissato ai primi giorni del mese di settembre, quando le parti avverse saranno ancora protagoniste della contesa legale. Il brand della multinazionale guidata da Carlos Tavares porta avanti la battaglia contro il produttore cinese negli uffici competenti dal 2017. Già da allora gli aveva imputato di aver optato per un logo troppo somigliante agli esemplari immessi sul mercato dal Costruttore oggi diretto da Vincent Cobée.

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