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La Guardia di Finanza sceglie l’Alfa Romeo Giulia 2.0 Turbo

Un altro modello della casa milanese va ad arricchire la flotta dei baschi verdi, con missioni speciali.

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Foto da Formula Passion

Un nuovo “biscione” in divisa, al servizio della Guardia di Finanza: si tratta dell’Alfa Romeo Giulia 2.0 Turbo, scelta dalle “Fiamme Gialle” per alcune importanti missioni. Un esemplare dell’auto è stato esposto presso il Centro Logistico e Sportivo di Roma del noto corpo di polizia, specializzato in materia economica e finanziaria, in occasione del suo 248° compleanno.

La vettura sarà impiegata nelle consuete missioni di controllo fiscale, ma troverà uso anche nelle azioni di pronto intervento e antiterrorismo. Proprio in relazione a queste ultime modalità di impiego, sarà condotta da militari con specifica preparazione per la guida veloce, acquisita nei corsi per Conduttori di Autovetture Operative (C.A.O.).

Come dicevamo, il modello scelto dalla Guardia di Finanza per questa destinazione è l’Alfa Romeo Giulia 2.0 Turbo benzina, che eroga una potenza massima di 200 cavalli a 5000 giri al minuto, con un picco di coppia di 330 Nm a 1750 giri al minuto. Quando basta per bruciare in 6.6 secondi il tradizionale scatto da 0 a 100 km/h e per superare i 230 km/h di velocità massima. Il tutto scaricando a terra la potenza sulle sole ruote posteriori, giovandosi del supporto di un bel cambio a otto rapporti.

Ovviamente l’allestimento dell’auto è specifico, con interventi mirati a soddisfare i bisogni operativi dei baschi verdi. Esternamente, oltre alla riconoscibilissima livrea della Guardia Finanza, saltano subito all’attenzione gli immancabili lampeggianti di ultima generazione. Alcuni esemplari di questa nuova flotta sono stati allestiti con una cellula di sicurezza posteriore, disposta nella parte destra del divano, al fine di rendere meno problematico, per i militari del corpo, il trasporto della persona fermata o tratta in arresto.

Un rapporto di lungo corso con Alfa Romeo

Con questo modello si scrive un nuovo atto della liaison tra le forze di polizia italiana e la casa del “biscione”. Ricordiamo che l’Alfa Romeo Giulia ha preso il posto della 159 in listino, ma con un balzo in avanti di portata quantica rispetto alla progenitrice. Questa berlina di segmento D si concede allo sguardo con un look elegante e sportivo. Il modo in cui miscela i due aspetti, spesso tra loro in antitesi, è encomiabile.

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Fra gli elementi che giocano a suo favore c’è anche la presenza della trazione posteriore, riportata in listino dopo tanti anni, precisamente dal congedo del 1993 della vecchia 75. Ad interrompere il lungo digiuno, nella fase intermedia, ci pensarono le sole 8 Competizione e 8C Spider, ma queste erano delle serie limitate che non fanno testo in termini di volumi produttivi. L’Alfa Romeo Giulia è una gran bella vettura, nata sulla piattaforma Giorgio. Oltre ad essere stilisticamente molto riuscita, mette sul piatto delle doti dinamiche di alto livello. Anche la qualità della costruzione segna notevoli passi in avanti rispetto alle realizzazioni precedenti del marchio milanese.

La prima versione dell’Alfa Romeo Giulia presentata al pubblico fu la Quadrifoglio, nel 2015. Poi giunsero gli allestimenti più “tranquilli” del modello. In tempi recenti hanno fatto il loro debutto in società le versioni al vertice prestazionale della gamma: la GTA e la GTAm. La Guardia di Finanza ha scelto l’Alfa Romeo Giulia 2.0 Turbo benzina che, a dispetto della cilindrata relativamente contenuta, offre un profilo prestazionale molto incisivo. Quest’automobile vanta un assetto molto efficace, un telaio particolarmente robusto (che sa sopportare potenze ben più elevate) e uno sterzo particolarmente preciso e comunicativo. Oltre che emozionante, è anche molto riuscita sul piano dinamico, con un handling di riferimento nella sua categoria. Quanto basta a farne la compagna ideale dei baschi verdi, nelle loro delicate e preziose missioni.

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