Alfa Romeo è un nome che fa vibrare l’apparato emotivo degli appassionati, specie di quelli più avanti con gli anni o meglio informati sulla storia della casa automobilistica milanese, capace nel tempo di produrre tanti capolavori, alcuni dei quali entrati nella leggenda. Se, nonostante alcune cadute di stile degli scorsi decenni, questo marchio continua ad essere amato ad ogni latitudine, un motivo deve pur esserci.
Le auto da corsa di grande successo e quelle stradali di sublime bellezza (che spesso andavano molto bene anche in gara) hanno inciso il logo del “biscione” nel libro dei miti a quattro ruote. Impossibile resistere al fascino di alcuni modelli storici della casa lombarda, assimilabili alle opere d’arte custodite nei grandi musei.
Anche nell’era moderna, dal cappello degli uomini Alfa Romeo, sono usciti dei capolavori a quattro ruote, come la 8C Competizione. Lei domina la lista odierna, in cui ho raccolto i modelli del marchio a mio avviso più belli degli ultimi 20 anni. So già che qualcuno avrebbe impostato diversamente l’elenco, inserendo altri modelli ed escludendone alcuni, ma penso che tutti concordino sul fascino estetico delle proposte che passo a descrivere.
Alfa Romeo 159
Questa berlina media a 3 volumi è stata prodotta dal 2005 al 2011, in circa 250 mila unità. Ancora oggi le sue linee sono attuali. Nata come evoluzione della 156, di cui ha preso il posto, l’Alfa Romeo 159 ne ha saputo modernizzare il fascino, tenendo il suo codice stilistico al passo coi tempi. Il merito è di Giorgetto Giugiaro, grande maestro dello stile italiano, che ne ha firmato le alchimie espressive.
Impegnativo il nome scelto, perché celebra una monoposto vincente di Formula 1, che portò il marchio del “biscione” al titolo iridato, nel 1951, con Juan Manuel Fangio al volante. Ovviamente la pretesa non era quella di fare un’auto con prestazioni da corsa, ma il taglio della carrozzeria voleva evocare lo spirito sportivo della casa milanese. Impresa perfettamente messa a segno.
Piacevole da guidare
Notevole il quadro dinamico, con una tenuta di strada e una stabilità di alto livello. All’efficacia dell’handling concorre la robustezza del telaio. Le sospensioni fanno al meglio il loro lavoro, dando il loro apporto al piacere di guida. I clienti potevano scegliere fra otto propulsori: cinque di questi erano a benzina, gli altri diesel. Versione di punta era l’Alfa Romeo 159 3.2 V6 JTS, disponibile sia a trazione posteriore che con la trazione integrale Q4.
In questa variante propulsiva, la vettura erogava una potenza massima di 260 cavalli, con un picco di coppia di 322 Nm a 4500 giri al minuto. Le performance erano degne delle aspettative, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 7.1 secondi e una velocità massima di 250 km/h, nella versione con le ruote motrici dietro. Solo un soffio meno incisiva la Q4.
Alfa Romeo Spider
Questa vettura ha un look affascinante, che guadagna facilmente la scena. Il suo debutto avvenne a marzo del 2006, al Salone dell’Auto di Ginevra, dove sono state svelate molte sportive dell’eccellenza Made in Italy. Le linee base sono quelle della Brera, firmata da Giugiaro, ma il posteriore ha una specifica caratterizzazione, frutto della matita di Pininfarina, che si occupò anche della costruzione della vettura. Il risultato è un autentico gioiello di stile. L’interazione dei due marchi più nobili dello stile italiano, del resto, non poteva che produrre qualcosa di speciale.
L’Alfa Romeo Spider è stata prodotta dal 2006 al 2010, in poco meno di 12500 esemplari. Quest’automobile scoperta ha una spiccata identità. Rispetto alla coupé da cui discende, allarga la gamma operativa, pur perdendo i due strapuntini posteriori, poco utilizzati sull’altra. La versione più prestazionale, e quindi più in linea con le sue alchimie estetiche, era spinta dal motore V6 JTS da 3.2 litri di cilindrata, in grado di erogare una potenza massima di ben 260 cavalli.
Sei cilindri sonori e generosi
L’energia veniva scaricata a terra con l’ausilio di un cambio manuale a 6 rapporti o di un robotizzato M32 MTA Selespeed, abbinato alla sola trazione integrale Q4, con differenziale Torsen C. Notevole il quadro prestazionale: lo scatto da 0 a 100 km/h veniva liquidato in 7 secondi netti sulla versione a trazione posteriore. La variante 4×4 riduceva il tempo per raggiungere lo stesso traguardo, portandolo a quota 6.8 secondi, ma la velocità massima scendeva a 244 km/h, contro i 250 km/h dell’altra. Il chilometro con partenza da fermo veniva archiviato in 27.5 secondi.
Ad occuparsi delle decelerazioni ci pensavano quattro freni a disco autoventilanti, da 330 mm di diametro all’anteriore e 292 mm di diametro al posteriore. Per quanto riguarda le sospensioni, la scelta dei tecnici della casa del “biscione” cadde sulla soluzione delle ruote indipendenti, con schema a quadrilatero alto, davanti; sulle ruote indipendenti, con schema Multilink, dietro. L’Alfa Romeo Spider ha dato continuità alle opere da Dolce Vita del marchio milanese.
Alfa Romeo 8C Competizione
Ecco a voi l’auto più entusiasmante dell’era moderna del “biscione”. Declinata anche in versione Spider, l’Alfa Romeo 8C Competizione si concede allo sguardo con linee mozzafiato, dove si legge una felice miscela fra storia e modernità. Il quadro dialettico è impeccabile. La carrozzeria di questa vettura ha un taglio scultoreo, che guadagna istantaneamente un posto nel cuore. Il merito è dello stilista tedesco Wolfagang Egger, che ne ha firmato il design.
Alcuni tratti sinuosi dell’esecuzione evocano il ricordo delle forme sensuali di una delle Alfa Romeo più belle di sempre: la 33 Stradale del 1967. Qui, però, l’architettura meccanica è diversa, perché il motore è disposto in posizione anteriore. Si tratta di un V8 da 4.7 litri di cilindrata, frutto dell’arte propulsiva di Ferrari. Questa sorgente di piacere, condivisa con alcune Maserati, sprigiona una potenza massima di 450 cavalli a 7000 giri al minuto, con un picco di coppia di 470 Nm a 4750 giri al minuto. Le prestazioni erano di riferimento nel suo periodo storico, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4 secondi netti e una velocità massima di 292 km/h.
Sensazioni uniche
Ciò che i numeri non raccontano sono le emozioni straordinarie connesse all’azione, accompagnata da musicalità meccaniche da antologia. Il pedale del gas e il cambio elettroattuato sono le armi a disposizione del pilota per trasformarsi in un direttore d’orchestra, che consegna al suo udito e a quello del pubblico delle note sonore impeccabili. All’ottimale bilanciamento dei pesi dell’Alfa Romeo 8C Competizione concorre la trasmissione con schema transaxle, che ripartisce al meglio i carichi fra avantreno e retrotreno.
Questa supercar da poster ha fatto sognare milioni di appassionati. Fu prodotta in tiratura limitata di 500 esemplari, cui vanno sommati quelli declinati en plein air. Come abbiamo riferito in un altro post, la 8C Competizione è stata un atto di coraggio del marchio meneghino, che ha risvegliato il suo orgoglio storico per dar vita a un’auto sportiva di grande fascino, degna della migliore tradizione. Il maggior numero di clienti si è registrato negli Stati Uniti, in Italia e in Germania. Maserati si è occupata della produzione dell’auto, nei suoi stabilimenti.
Alfa Romeo 4C
Le linee da supercar in scala non sono un’esagerazione, perché riflettono visivamente la sua essenza. Questa vettura del 2013 è nata in collaborazione con Dallara e Maserati. Credo non occorra aggiungere altro sulla nobiltà delle origini del modello, che sfoggia soluzioni raffinate come il telaio monoscocca in fibra di carbonio. Ciò si traduce in un’elevata robustezza strutturale, abbinata ad un alto livello di leggerezza. Elemento, quest’ultimo, capace di fare la differenza su un giocattolo del genere, orientato al divertimento di guida, che nel caso specifico non manca certo all’appello.
L’Alfa Romeo 4C ha gli ingredienti giusti per piacere: forme esotiche, motore in posizione posteriore centrale, trazione posteriore. Il modello si concilia bene con la grande tradizione sportiva della casa milanese. La sua miscela è speciale, anche sul piano delle doti dinamiche.
Piccola ma vigorosa
Nella sigla dell’auto si evidenzia la presenza di un cuore a 4 cilindri. Certo, non è il frazionamento delle opere del “biscione” più blasonate, ma grazie alla sovralimentazione questa unità propulsiva da 1742 centimetri cubi di cilindrata sviluppa una potenza massima di ben 240 cavalli a 6000 giri al minuto. Il tutto su un peso a secco di soli 895 chilogrammi. Questo lascia intuire il tenore delle prestazioni, degne di modelli più cari e corposi. Un dato esemplifica bene il concetto: l’accelerazione da 0 a 100 km/h viene liquidata in 4.5 secondi.
Notevole, in rapporto alla cubatura, anche la velocità massima, che si spinge a quota 255 km/h. Al cambio a 6 marce con comandi al volante (Dual Dry Clutch) il compito di aiutare il driver nella gestione delle danze. Notevoli le sue doti emotive. Guardando l’Alfa Romeo 4C si coglie una miscela stilistica che profuma di pista, con qualche riuscita citazione a modelli del passato, provenienti dal mondo delle corse. L’Alfa Romeo 4C è stata prodotta fino al 2021: un ciclo lungo per questa intrigante coupé a due posti secchi, che ha rispolverato vecchie passioni, in parte sopite negli appassionati del marchio del “biscione”.
Alfa Romeo Giulia
Questa berlina di segmento D si concede allo sguardo con un look elegante e sportivo. Il modo in cui miscela i due aspetti, spesso tra loro in antitesi, è encomiabile. L’Alfa Romeo Giulia ha preso il posto della 159 in listino, ma segna un balzo in avanti di dimensioni quantiche rispetto alla progenitrice. Nata sulla piattaforma Giorgio, questa creatura regala agli appassionati la trazione posteriore, recuperando un tema di piacere assente nei modelli di grande serie dal 1993, quando uscì dalle linee produttive l’ultimo esemplare della vecchia 75.
La prima versione dell’Alfa Romeo Giulia sbocciata in pubblico fu la Quadrifoglio, il cui vernissage avvenne nel 2015. Poi giunsero gli allestimenti più “tranquilli” del modello. In tempi recenti hanno fatto il loro debutto in società le versioni al vertice prestazionale della gamma: la GTA e la GTAm. Molto riuscito lo stile di questa berlina della casa milanese, che non ha faticato ad entrare nel cuore della gente.
Look sportivo
Il muso sembra pronto ad aggredire la strada e si coniuga perfettamente con la coda alta e muscolosa. Non meno piacevole è la vista del profilo laterale. Essendo un prodotto di grande stile, anche le prospettive angolari sono al top, con magnifici raccordi fra le parti. Gli uomini del centro stile interno hanno fatto davvero un ottimo lavoro. Questa berlina a tre volumi ha una distribuzione dei pesi perfettamente bilanciata.
L’efficacia dell’assetto, la robustezza del telaio, la precisione del volante rendono ogni viaggio un’esperienza di guida estremamente gradevole. L’Alfa Romeo Giulia è un’auto viva e comunicativa. Al vertice della gamma di pongono, come dicevamo, le versioni GTA e GTAm. Quest’ultima è un’auto piena di muscoli, una vera arma da pista. Spinta da un motore a benzina 2.9 V6 biturbo, nato in stretta sinergia con la Ferrari, si giova di ben 540 cavalli di potenza massima. Può liquidare il classico passaggio da 0 a 100 km/h in appena 3.6 secondi, con il Launch Control attivato. Il sound è da pelle d’oca, grazie allo specifico scarico disegnato da Akrapovic.