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Auto elettriche più vendute delle diesel in Europa: bufala

Fake news: auto elettriche più vendute delle diesel in Europa. Una notizia che fa molta presa, ma che è falsa

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Va di moda la seguente bufala online in queste ore: auto elettriche più vendute delle diesel in Europa. Non è vero: in realtà, le auto elettriche più quelle ibride plug-in sono più vendute di quelle a gasolio. C’è una bella differenza. Infatti, le ibride plug-in hanno come motore primario un benzina. E la batteria è piccola. Spesso poco usata: alla fine, molti utilizzatori vanno a benzina anziché in elettrico. Morale: di tutto si può parlare, fuorché di elettriche al 100%.

Ovviamente, scrivere che le elettriche sono più vendute delle diesel attrae il lettore. Scrivere invece che elettriche e ibride plug-in, nel loro insieme, superano quelle a gasolio annoia: c’è da fare un ragionamento. Anche per chi redige l’articolo.

Auto elettriche e ibride plug-in: quali numeri

I dati. Nel 2021, il mercato europeo ha assistito alla immatricolazione di 1.218.360 auto a batteria, il 63,4% in più rispetto al 2020, per una quota in aumento dal 6,23% al 10,34%. Le ibride plug-in, 1.045.022 (+68,5%), hanno raggiunto una fetta di torta dell’8,87% (5,19% nel 2020). Morale: insieme, salgono dall’11,42% al 19,21%: 2 punti percentuali in più rispetto alle vetture a gasolio.

Quei numeri sono fonte Acea, Associazione Costruttori auto europei. Che tuttavia mette in allarme. Il direttore generale dell’Acea, Eric-Mark Huitema, mette nel mirino la Commissione Europea, che mira a imporre alle Case di produrre solo elettriche dal 2035.

Per Huitema, la proposta della Commissione per una riduzione del 55% della CO2 entro il 2030 (rispetto al 2021) è già molto impegnativa. Sarebbe possibile solo con un massiccio potenziamento delle infrastrutture per raggiungere un totale di circa 7 milioni di punti di ricarica, rispetto ai 3,9 milioni proposti dalla Commissione e ai poco più di 200.000 disponibili oggi.

Secondo l’Acea, l’Europa ha bisogno di una tabella di marcia realistica per raggiungere la neutralità del carbonio e l’industria automobilistica ha a disposizione la giusta tecnologia. Tuttavia, per essere sicuri che un numero sufficiente di europei acquisti le auto a zero emissioni.

Conclusione di Huitema: se gli ambiziosi target di CO2 non sono accompagnati da obiettivi realistici di diffusione delle infrastrutture, o se i tempi non sono allineati con ciò che è praticamente possibile, l’impatto sociale ed economico di una transizione mal gestita verso una mobilità a zero emissioni di carbonio sarà enorme.

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