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Maserati MC20 elettrica: quali i suoi punti di forza e di debolezza?

Si avvicina il debutto della versione full electric della Maserati MC20 e si apre il dibattito.

Maserati MC20

La Maserati MC20, come abbiamo riferito in altre occasioni, segna l’avvio di una nuova era per la casa del “tridente” ed il trattamento stilistico della carrozzeria è il manifesto della sua essenza. Si tratta della prima supercar moderna a motore centrale del marchio modenese. Il suo look è molto seducente, ma anche efficace sul piano aerodinamico. Chi ne ha firmato lo stile ha saputo coniugare brillantemente i diversi aspetti di questa creatura, che rapisce i sensi.

Nella versione a combustione interna, attualmente in listino, la spinta fa capo a un’unità propulsiva V6 da 3.0 litri di cilindrata, battezzata Nettuno, come il dio dei mari. Tale cuore, sovralimentato con due turbocompressori, eroga una potenza massima di 630 cavalli a 7500 giri al minuto. Dispone di sistema a doppia candela e ad accensione con precamera, di derivazione Formula 1. Quanto basta a sottolineare lo stretto legame con il mondo delle corse. 

Verso la Maserati MC20 100% elettrica

Maserati MC20
Maserati MC20: un’opera d’arte

Ora per questa vettura si profila la variante totalmente elettrica, che irrompe nella tradizione delle supersportive del “tridente”, segnando una rivoluzione culturale e tecnica. Gli appassionati inorridiscono alla sola prospettiva di un gioiello del marchio privo del motore tradizionale, ma purtroppo l’orientamento legislativo ha posto dei paletti che tutti devono rispettare.

Ho scritto “purtroppo”, perché la cosiddetta “transizione ecologica” pone molte perplessità, anche sul fronte del reale apporto alla causa ambientale, ma il furore ideologico prevale su tutto in questo periodo storico. Anche alle case automobilistiche, in assenza di improbabili cambi di passo, non resta che adeguarsi ai nuovi dictat. I costruttori di “nicchia” non fanno eccezione alla regola. Maserati è già pronta al cambiamento.

Nel suo futuro green ci sarà spazio anche per una versione 100% elettrica della MC20. Si può immaginare che sia destinata a diventare la più potente della famiglia. Anche l’accelerazione e la ripresa dovrebbero porsi al vertice della gamma, per la capacità delle auto a batteria di fornire tutta la coppia subito. Ogni comando sul pedale del “gas” si tradurrà quindi in una vigorosa spinta in avanti, capace di imprimere la morfologia delle vertebre sullo schienale del sedile.

Vantaggi e svantaggi della versione “green”

Maserati MC20
La spettacolare apertura delle portiere

Il baricentro basso, connesso alla particolare architettura delle vetture “green”, dovrebbe ridurre il rollio e il beccheggio, con riflessi positivi sugli aspetti dinamici della vettura, anche se il peso superiore, rispetto ai modelli a combustione interna, ridurrà la portata di questo vantaggio. Sul piano della guida si può ipotizzare che il supplemento di peso avrà delle ripercussioni, non registrate dal cronometro, ma chiaramente percepite dal sistema sensoriale chi starà al volante.

Qui iniziano le note negative, perché una supercar non è solo un missile terra-terra, ma anche e soprattutto una fonte di emozioni, meglio se espresse nella dimensione della massima purezza. Tema il cui svolgimento riesce meglio con dei dati alla bilancia meno impegnativi. Sembra quasi un ossimoro: da un lato un’auto ancora più veloce delle sorelle a benzina, dall’altro un’auto meno coinvolgente da condurre al limite.

Senza vera musica non c’è poesia

Maserati MC20 Product Design of the Year
Maserati MC20 Product Design of the Year

Poi c’è un altro handicap, questa volta legato agli aspetti sonori. Ad alcuni potrà sembrare un appunto surreale, ma chi ama le supersportive sa a cosa mi riferisco. La componente musicale, infatti, è uno degli aspetti sensoriali più importanti di una vettura da sogno come la Maserati MC20. In sua assenza, l’entità del coinvolgimento si riduce notevolmente, abbattendo lo scarto dalle altre tipologie di auto elettriche ad alta potenza, definibili come frigoriferi volanti.

Questo rappresenta un problema, anche ipotizzando l’introduzione di casse nei punti giusti, per replicare un buon sound. Ma il suono digitale non potrà entrare nel cuore con la stesse vibrazioni sensoriali di una sequenza di colpi di chitarra reali di Eric Clapton. Inoltre mancheranno i colpi di batteria, ossia i cambi di marcia, che danno il ritmo alle danze delle supercar, soprattutto in scalata. Ecco: tutto questo su un’auto elettrica non c’è e la Maserati MC20, nella versione a batterie, potrà fare poco per rimediare. Facile immaginare su quali versioni punteranno i tradizionalisti e i romanticoni.

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