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Draghi incontra le rappresentanze dell’automotive torinese

L’incontro politico sull’automotive torinese si è reso necessario dopo la scelta di Termoli per la nuova Gigafactory di Stellantis

Lingotto

La settimana prossima, ovvero martedì 27 luglio alle 15.30, il Presidente del Consiglio Mario Draghi incontrerà i sindacati, le istituzioni e i rappresentanti delle imprese del comparto automotive torinese. Draghi sarà protagonista di un incontro fortemente richiesto già dall’indomani della decisione di Stellantis di realizzare la nuova Gigafactory (la terza in Europa) a Termoli, escludendo le voci che l’avrebbero fortemente voluta nel polo torinese dell’auto.

Tra i più importanti sostenitori della discussione con Mario Draghi ci sono chiaramente il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e la sindaca della Città di Torino Chiara Appendino. Entrambi avevano fortemente sostenuto la causa di puntare ad una Gigafactory Stellantis magari a Mirafiori.

Lo stesso presidente Cirio ha ammesso ieri a La Stampa: “ho ricevuto la chiamata del capo di gabinetto del premier, Antonio Funiciello, che mi ha confermato per martedì prossimo la disponibilità del presidente Draghi. Questo primo incontro sarà con la Regione e il Comune di Torino in rappresentanza di tutte le voci del territorio che hanno sottoscritto la lettera inviata al Premier. Venerdì pomeriggio ci confronteremo nuovamente sulle principali istanze che come Piemonte desideriamo portare al Governo”. 

Un tradimento per l’automotive torinese secondo Chiara Appendino

L’effettiva realizzazione dell’incontro fra il presidente Draghi e la compagine politica piemontese era già nota. Questo anche in seguito alle dure parole della sindaca di Torino Chiara Appendino che non aveva lesinato a definire l’atteggiamento di Stellantis un tradimento nei confronti della città di Torino e del suo polo automobilistico.

Il presidente della Camera di Commercio torinese, Dario Gallina, aveva aggiunto anche che “in questo settore fondamentale sono a rischio migliaia di posti di lavoro e quindi gli investimenti sono determinanti. Portiamo avanti i nostri progetti a sostegno dell’automotive. La lettera a Draghi non è un piagnisteo fine a se stesso, ma esprime la volontà di fare. Finora sembra ci siano stati interventi senza un progetto complessivo nazionale. Chiediamo al premier una visione di politica industriale”.

La volontà del comparto istituzionale piemontese che incontrerà il Premier Draghi martedì prossimo è quella di mettere in atto un piano utile ad un progetto di rilancio per il Piemonte. Un piano che abbia come centro proprio il sistema dell’automotive torinese. È infatti già noto che proprio in Piemonte si concentrano circa 750 imprese facenti parte dell’indotto dell’auto, ovvero il 35% del totale presente sul territorio nazionale. Sono poi oltre 70mila gli occupati, sia diretti che indiretti, per un fatturato che nel pre Pandemia rappresentava il 40% del totale della componentistica italiana. Per un valore nell’ordine dei 50 miliardi di euro.

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