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Divario Nord-Sud per vendite di auto e colonnine elettriche

Il Meridione va aiutato con forti investimenti pubblici

italia auto

Un Mezzogiorno che necessita di denaro pubblico per ripartire. Lo dice il divario Nord-Sud per vendite di auto e colonnine elettriche. Il Meridione va aiutato con forti investimenti statali. Non può e non deve restare indietro. Per un vero sviluppo e non per iniziative passive di assistenzialismo fine a se stesso. Si deve puntare all’auto elettrica e ibrida plug-in, alla mobilità in stile europeo. Per l’ambiente, la sicurezza stradale, il calo dei prezzi Rca ottenuto grazie a macchine moderne.

Divario Nord-Sud per vendite di auto: cosa succede

Per il 2020, l’Unrae fa un’analisi delle fette di mercato.

  • A decembre, il Nord Ovest si conferma l’area geografica più rappresentativa. Ma nel cumulato dei 12 mesi del 2020 il Nord Est è al primo posto per numero di immatricolazioni, grazie al contributo del noleggio, con il 31,5% di quota,
  • Segue il Nord Ovest con il 30,1%,
  • Sale il Centro con il 22,1%,
  • Solo qualche decimale recuperano Sud e Isole.

Punti di ricarica Settentrione-Meridione, che differenza

Invece, Motus-E evidenzia che le infrastrutture di ricarica sono maggiormente presenti nel centro-nord Italia e presso le città metropolitane . Il 57% circa delle infrastrutture sono distribuite nel Nord Italia, il 23% circa nel Centro mentre solo il 20% nel Sud e nelle Isole. Ecco la hit parade.

  • La Lombardia è la regione con più punti di ricarica, e da sola possiede il 17% di tutte le installazioni, con 3.326 punti contro i 2.467 registrati in febbraio.
  • Seguono nell’ordine il Piemonte con il 10,6%,
  • Emilia-Romagna, Lazio, Veneto e Toscana con circa il 9% a testa.

Le sei regioni complessivamente coprono più del 60% del numero totale di infrastrutture in Italia e sono quelle che durante il 2020 hanno effettuato più installazioni (+3548 punti su un totale di +5602, il 63% del totale della crescita assoluta rispetto a febbraio).

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