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Nel 2020 in discesa le emissioni di CO2 delle auto nuove

Enormi benefici per l’ambiente (e l’economia) grazie agli ecoincentivi

auto emissioni

Si chiamano ecobonus perché fanno bene all’ambiente. Infatti, nel 2020 in discesa le emissioni di CO2 delle auto nuove. E, se gli ecoincentivi divenissero strutturali come propone Gian Primo Quagliano del Centro Studi Promotor, si avrebbe solo benefici di ogni genere: per l’aria, il fisco, la sicurezza stradale, l’economia, il Prodotto interno lordo.

Nel 2020 in discesa le emissioni di CO2 delle auto nuove: i numeri

Nel mirino c’è la famigerata anidride carbonica, la CO2, un climalterante, responsabile dell’effetto serra e del surriscaldamento planetario.

Stando ai dati Unrae, le emissioni medie di CO2 delle nuove immatricolazioni che in dicembre scendono del 16,7% a 98,5 g/km rispetto ai 118,2 di un anno fa.

Ma vediamo nel cumulato 2020: le emissioni calano del 9,1% a 108,3 g/km (119,1 g/km nell’intero 2019).

E facendo un’analisi per fascia di CO2? Ecco un incremento delle immatricolazioni di vetture fino a 110 g/km: la fascia da 61 a 110 g/km che sta ancora beneficiando dei contratti raccolti con gli incentivi. E ha eroso vendite nella fascia 111-160 che perde più delle fasce penalizzate dal malus e maggiori di 160 g/km di CO2.

Non solo elettriche per l’ambiente

Perché ricordiamo che non sono solo le elettriche a far bene all’ambiente. Ci sono pure le ibride plug-in e le altre a doppio motore. In più, le Case hanno investito fior di miliardi per costruire macchina a benzina e a gasolio con emissioni di CO2 basse. Veicoli che vanno pur sempre a sostituire tutte quelle auto vecchie circolanti in Italia, specie al Sud.

Per l’aria e per i soldi: incentivi preziosissimi

Come si diceva in apertura, gli ecobonus sono una manna anche dal punto di vista economico per lo Stato. Bastino due dati del CSP: con il calo del 2020, il fatturato delle immatricolazioni di vetture in Italia ha avuto una contrazione di 12,17 miliardi rispetto al 2019, mentre il gettito Iva è calato di 9,97 miliardi. Le cose sarebbero andate tremendamente peggio senza incentivi.

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