Strade del futuro? Si dirà: molte strade sono piene di crateri. Per fare sicurezza stradale, si cominci da cose semplici, ossia da un asfalto decente. Ma il ministero dei Trasporti e il Politecnico di Milano guardano molto più in là. Almeno così dicono di voler fare. C’è un accordo sulle infrastrutture, appena firmato. Il patto, siglato dal Ministro Paola De Micheli e dal Rettore del Politecnico di Milano Ferruccio Resta, prevede lo stanziamento ministeriale di 2.000.000 di euro.
Strade del futuro: poker di idee
- Rinascita urbana (Responsabile Scientifico Stefano Boeri, Politecnico di Milano). Obiettivo: analizzare il quadro complessivo della rigenerazione urbana.
- Monitoraggio dei piani di manutenzione di lungo periodo per ponti, viadotti e gallerie (Responsabile scientifico Marco Belloli, Politecnico di Milano). Target: definire le linee guida per la progettazione di sistemi di monitoraggio delle infrastrutture viarie.
- Sperimentazioni nel settore smart road e veicoli autonomi e connessi (Responsabile scientifico Francesco Braghin, Politecnico di Milano). Saranno analizzate le potenzialità in termini di sicurezza e impatto ambientale delle smart roads, della mobilità elettrica e dei veicoli autonomi e connessi con l’obiettivo di definire progetti pilota nelle varie realtà urbane del territorio nazionale.
- Analisi dei piani e programmi strategici di investimento per le infrastrutture di trasporto e logistica e la verifica di coerenza con i programmi e le iniziative Europee (Responsabili scientifici Pierluigi Coppola e Fabio Pammolli, Politecnico di Milano).
I giovani per le infrastrutture
Per la ministra, c’è fame di risorse umane e di competenze all’altezza. Il Politecnico può rispondere a questo bisogno di tutto il mondo delle infrastrutture e dei trasporti. Ancora di più dopo la dura prova dell’epidemia.