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Cosa dice Mattarella della riforma del Codice della Strada

Troppe norme eterogenee all’interno del decreto Semplificazioni

Mattarella

Leggete l’anticipazione di ClubAlfa qui. E ora, cosa dice Mattarella della riforma del Codice della Strada? Troppe norme eterogenee all’interno del decreto Semplificazioni: parole del presidente Mattarella. Che sottolinea: invito il Governo a vigilare affinché nel corso dell’esame parlamentare dei decreti legge non vengano inserite norme palesemente eterogenee rispetto all’oggetto e alle finalità dei provvedimenti d’urgenza.

Cosa dice Mattarella della riforma del Codice della Strada: articolo 49

Ascoltiamo il capo dello Stato. Il testo a me presentato, con le modifiche apportate in sede parlamentare, contiene diverse disposizioni, tra cui segnatamente quelle contenute all’articolo 49, recante la modifica di quindici articoli del Codice della strada, che non risultano riconducibili alle predette finalità e non attengono a materia originariamente disciplinata dal provvedimento.

Non solo. Rappresento al Parlamento l’esigenza di operare in modo che l’attività emendativa si svolga in piena coerenza con i limiti di contenuto derivanti dal dettato costituzionale.

E infine: attraverso un solo emendamento approvato dalla Commissione di merito al Senato in prima lettura, si è intervenuti in modo rilevante su una disciplina, la circolazione stradale, che, tra l’altro, ha immediati riflessi sulla vita quotidiana delle persone.

Nuova mobilità: che accade

In sostanza, norme che poco o nulla hanno a che fare col decreto Semplificazioni. La nuova mobilità. Comunque, Mattarella ha proceduto alla promulgazione soprattutto in considerazione della rilevanza del provvedimento nella difficile congiuntura economica e sociale.

Pertanto, la marea di regole su mobilità ciclistica, monopattini elettrici, piste ciclabili, nulla hanno a che fare col decreto Semplificazioni. Idem la precedenza a bici e monopattini, doppio senso ciclabile,

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