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La filiera produttiva automotive in Italia meriterebbe gli incentivi della Francia

Un Paese da imitare. Per altre cose, lo si scimmiotta

ecoincentivi

Spesso i politici italiani dicono di guardare come fanno i cugini d’Oltralpe. Ebbene, in Italia abbiamo 500 milioni di incentivi auto. La filiera produttiva automotive in Italia meriterebbe gli incentivi della Francia. Nella Francia che impiega oltre 1,2 milioni di persone nel settore, a giugno 2020 si è subito invertita la rotta archiviando un risultato in moderata crescita. Grazie al piano di sostegno voluto dal presidente francese, le vendite di autovetture nuove sono state 233.814, l’1,2% in più. In Francia un importante programma da 8 miliardi di euro lanciato a giugno ha subito dato concreti frutti.

La filiera produttiva automotive in Italia meriterebbe gli incentivi della Francia: 8 miliardi

Anche da noi sarebbe carino avere 8 miliardi. Son soldi buttati? Regalati? No: tornano sotto forma di Iva. Denaro per il Fisco. Quattrini per far alzare il Pil, come già accaduto in Italia nel 1997.

La filiera produttiva automotive in Italia vede:

  • 5.529 imprese;
  • 274.000 addetti (diretti e indiretti), più del 7% degli occupati del settore manifatturiero italiano;
  • 105,9 miliardi di Euro di fatturato, pari all’11% del fatturato della manifattura in Italia e al 6,2% del Pil italiano;
  • 76,3 miliardi di Euro di prelievo fiscale sulla motorizzazione.

Soldi all’auto: denaro speso con intelligenza

Dei 50 bonus di questo Governo, 49 sono assistenzialismo inutile, buono a nostro avviso solo a raccogliere consenso elettorale al Sud. Il superbonus al 110% non è male. Ma solo gli ecoincentivi sono una mossa in stile Francia. Denaro speso con intelligenza.

Altrimenti, si può dare un’occhiata alla Germania. Qui, le auto elettriche sono esenti da tasse fino alla fine del 2030. L’esclusione riguarda, per una durata di 10 anni, auto a batteria o convertite in elettriche immatricolate entro il 31 dicembre 2020. Nel nuovo regime fiscale, varrà a tutte le immatricolazioni effettuate fino al 31 dicembre 2030. Inoltre la Germania ha poi in programma di ridurre temporaneamente l’Iva dal 19% al 16%. Il piano tedesco obbliga anche tutte le stazioni di rifornimento di installare colonnine di ricarica per le auto elettriche o ibride plug-in. Sono già 14.000.

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