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Auto elettriche: le uniche in vendita dal 2035 nel Regno Unito

Il governo britannico ha anticipato di cinque anni i piani iniziali

Auto elettriche

A partire dal 2035, tutte le nuove auto vendute nel Regno Unito dovranno essere completamente elettriche, a batteria o a celle a combustibile. Il governo aveva detto che avrebbe vietato la benzina pura e il diesel a partire dal 2040. La nuova regola è più stringente sotto due aspetti. In primo luogo, avvicina la data di cinque anni, e poi vieta pure le ibride. A prima vista, si tratta di un obiettivo enorme.

Le concessionarie britanniche hanno commercializzato le Renault Zoe e Leaf e la Tesla Model S per gran parte dell’ultimo decennio, ma le auto elettriche sono ancora una scelta di minoranza. In tutto il 2019 sono state immatricolate 38mila unità pure, pari a una su 60 dell’ammontare complessivo.

Attenzione però perché nel 2020 se ne vedranno tante di più, a causa delle nuove norme sulle emissioni e sulle tasse che danno enormi incentivi per i proprietari di flotte aziendali disposti a scegliere la soluzione green. In realtà diversi produttori stavano attenuando la domanda del 2019. Volevano serbare i numeri per quest’anno, così da rivendicare il raggiungimento dei loro obiettivi medi di CO2, che diventano molto più rigidi. Quindi c’è una spinta sul lato dell’offerta e una sul lato della domanda.

Auto elettriche: i dubbi della SSMT

La Society of Motor Manufacturers and Traders (SMMT), l’associazione commerciale per l’industria automobilistica, pensa sarà comunque difficile riuscirci. Ad avviso dell’amministratore delegato Mike Hawes, visti gli scarsi numeri finora registrati, per accelerare occorre più di un investimento nel settore. Hawes menziona anche le ibride, e naturalmente tramite Toyota l’industria britannica, di cui Hawes è il lobbista, ne costruisce un sacco. Alcuni produttori hanno chiaramente la competenza acquisita sul campo in termini di alimentazione alternativa.

Tesla, Nissan e Renault sono presenti da anni. Il gruppo VW ha recentemente corretto le rispettive previsioni, asserendo che nel 2025 un quinto di tutte le vendite del gruppo saranno di tipo elettrico. Kia sostiene da qui a cinque anni costituiranno invece il 20%. È facile intuire come un altro decennio di cambiamenti fino al 2035 possa portare il gruppo ad essere completamente elettrico in alcuni Paesi – incluso il nostro, se questo è quello che dice la legge.

Volvo un passo avanti

Volvo va oltre. Pochi giorni prima dell’annuncio del premier britannico Boris Johnson ha intervistato il CEO di Volvo Hakan Samuelsson. Entro il 2025 il Costruttore svedese ha annunciato una versione completamente elettrica di tutti i loro modelli.

E invero la metà delle loro vendite sarà elettrica. Già, la metà delle vendite mondiali di Volvo sarà EV nel 2025. Inoltre, la quota di Volvo aumenterà rapidamente. Entro il 2040 – sottolinea Samuelsson – saranno neutrali dal punto di vista climatico, il che include sia la produzione sia la guida.

Ricordate, la Volvo al momento non ha una proposta 100% EV. Ma la Polestar 2 sta entrando in produzione (l’unico concorrente della Tesla 3 per Samuelsson) ed è stata annunciata una XC40 elettrica. Seguiranno quelle delle Volvo di prossima generazione della serie 90 e 60.

La prima di queste sarà la Mk3 XC90, in uscita nel 2022. Quindi si può vedere quanto velocemente un’azienda possa far convertire la propria produzione verso l’elettrico. Naturalmente purché abbia le batterie. A tal proposito, ha garantito la fornitura di batterie per l’obiettivo del 2025. Sono minerali neutri dal punto di vista climatico e fabbriche di celle: devono mostrar loro una tabella di marcia per l’energia rinnovabile.

Volkswagen e BMW: corposi investimenti nelle auto elettriche

Anche Volkswagen e BMW hanno investito massicciamente nella produzione di batterie, e hanno adottato politiche forti per garantire che i minerali siano reperiti in modo responsabile e che le fabbriche di celle utilizzino energia rinnovabile.

Ma che dire del prezzo? Al momento le auto elettriche sono più care delle controparti a combustione interna. Ma sono più economiche da gestire. Sta diventando facile fare un paragone. Opel, Peugeot e Mini rendono disponibili le macchine ad elettricità oppure benzina. Le elettriche hanno pagamenti mensili più alti per un’auto di potenza analoga, ma nel giro di un anno sono compensate dal risparmio di benzina.

Ma se i produttori non possono fare soldi costruendo le auto elettriche, non ce ne sarà nessuna da comprare. L’incapacità di Tesla di trarre profitto pure da quelle di prezzo elevato è un avvertimento. Ma effettivamente la Nissan ha reso la Leaf, piuttosto economica, piuttosto redditizia, e la Volkswagen insiste sul fatto che il suo enorme investimento di 33 miliardi di euro (30 miliardi di sterline) in vetture e fabbriche darà i propri frutti. Samuelsson afferma che Volvo diventerà più redditizia di quanto non lo sia ora, non meno.

Che dire della ricarica? Beh, l’elettricità è ovunque. Le persone che hanno un parcheggio fuori strada – e che possiedono il 60 per cento del parco circolante in Gran Bretagna – potranno fare rifornimento durante la notte a casa. Per chi ne è sprovvisto, ci sono ancora delle risposte. Ci sono già 2000 prese nei lampioni di Londra, così come molte unità su misura da 7kW sui marciapiedi. Questi numeri stanno aumentando rapidamente.

Anche la fornitura di caricabatterie rapidi a corrente continua si sta diffondendo. Il numero delle unità Tesla in qualsiasi stazione di servizio autostradale. È un esempio per i fornitori non-Tesla di come sia attuabile. Più veicoli ci sono, più vale la pena installarli.

Ma l’erogazione di elettricità sarà abbastanza e la rete saprà tenere botta? In generale, sì e sì.

Naturalmente la maggior parte delle persone non può permettersi un nuovo acquisto. Questo però non li emargina. Non c’è infatti niente nell’annuncio che proibisca la commercializzazione o l’uso di quelle a combustione di seconda mano. Se si compra un’auto a benzina di cinque anni nel 2035, probabilmente andrà ancora bene nel 2045. A quel punto ci saranno già una marea di veicoli elettrici di seconda mano a basso costo.

Anche per i fanatici della benzina la sentenza non è catastrofica. Una Golf GTI Mk5 Golf GTI di 15 anni o una Porsche 911 della serie 997 sono al momento davvero splendide. Quindi una sportiva a benzina di fine 2034 continuerà ad andar bene per anni.

 

 

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