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Auto elettriche: incentivi fino a 10mila euro in Alto Adige

La Giunta provinciale autonoma di Bolzano introduce nuove agevolazioni

auto elettriche

Il futuro della mobilità condivisa passa, come logico che sia, attraverso le auto elettriche. Tuttavia, i dubbi persistono, in particolare su quale sia la posizione effettiva degli enti locali. Le autorità governative hanno introdotto da tempo agevolazioni e incentivi per il rinnovo del parco auto. Piuttosto comprensibile, preso atto dell’elevata età media dei mezzi in Italia, superiore rispetto alla media europea.

Gli ultimi dati elaborati dall’Osservatorio Promotec Aci relativi al 2018 ne danno ulteriore conferma. Difatti, le Euro 3 e precedenti di 13,7 milioni di unità, rappresentavano oltre il 35 per cento (!) del totale. Nonostante si sia verificata una netta riduzione rispetto al 2015, quando raggiungevano il 44,8% (quasi 10 punti percentuali in meno), circola comunque un folto gruppo di veicoli immatricolati prima del 2006. Che mancano dunque dei motori forgiati dalle più recenti tecnologie per abbattere le emissioni inquinanti e consumare meno.

Auto elettriche: la disposizione della Giunta provinciale di Bolzano-Alto Adige

La Giunta provinciale autonoma di Bolzano-Alto Adige, su domanda presentata dall’assessore provinciale alla mobilità Daniel Alfreider, ha approvato i nuovi solleciti per incrementare la promozione all’acquisto di unità elettriche per privati, associazioni ed enti pubblici. Il supporto a sistemi di trasporto puliti e sostenibili –  puntualizza l’assessore – gode della priorità nella difesa del pianeta e nella tutela del clima, favorendo una gestione maggiormente accorta delle risorse naturali.

Alfreider tesse le lodi delle auto elettriche, potenzialmente capaci di diventare in futuro un’alternativa concreta e accessibile per tutti. Attraverso le misure proposte intendono sollecitare forme di mobilità pulite e silenziose, conferendo ulteriore slancio alla loro integrazione nella vita quotidiana di ciascuno di loro. L’impiego di mezzi a trazione elettrica può contribuire alla salute dell’ambiente nelle città e non.

Resta attivo pure il contributo per l’acquisto di autoveicoli elettrici, calcolato in 10mila euro fra sostegno statale, provinciale e dei rivenditori. Cittadini privati, associazioni ed enti che decidono di comprarle hanno diritto a un incentivo di massimo 4mila euro sommando le agevolazioni provinciali (2mila euro) e quelle dei rivenditori (2mila euro). In aggiunta, è possibile avanzare richieste per usufruire del contributo statale, che può giungere a 6mila euro.

Se finora la misura concerneva esclusivamente l’acquisto e il leasing, d’ora in poi ne godrà pure il noleggio a lungo termine. Le categorie oggetto di sovvenzione sono nel dettaglio gli autoveicoli ibridi plug-in (PHEV) ed elettrici: a batteria (BEV); a batteria con range extender (BEV con REV); a celle a combustibile (FCEV).

Come inoltrate domanda

Allo scopo di rendere il service tanto semplice quanto gestibile da parte dei cittadini, è stato sviluppato un sistema inedito, disponibile mediante SPID o carta servizi sul sito myCIVIS. Con la misura in oggetto – ha comunicato il presidente della Provincia Arno Kompatscher nell’illustrare i criteri – desiderano promuovere una mobilità maggiormente rispettosa dell’ambiente grazie a un iter più semplice e snello. Confermato l’analogo servizio per ottenere il contributo riguardo ai sistemi di ricarica.

Inoltre, è prevista un’esenzione di 5 anni dal versamento della tassa auto per veicoli addetti al trasporto merci e motocicli elettrici. Dal 6° anno in poi viene pagata nella misura di un quarto rispetto all’ammontare altrimenti richiesto dall’equivalente con propulsione tradizionale. Per quanto riguarda i sistemi ibrido elettrici/combustione e a idrogeno vale nei primi tre anni. Per gli ibridi elettrici/a combustione ed emissioni di anidride carbonica inferiori a 30 g/km dura 5 anni.

Infine, la Giunta provinciale ha introdotto un tetto massimo per evitare un sostegno alle unità elettriche cosiddette di lusso. Il tetto di prezzo deve essere inferiore a 50mila euro, relativo a un mezzo per il trasporto persone di categoria M1, avente cioè al massimo otto posti a sedere oltre a quello del conducente.

 

 

 

 

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