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Blocco totale del traffico anti-smog a Milano: polemiche

Arriva la domenica a piedi nel capoluogo lombardo, assalito dalle polveri sottili

Sotto la Madonnina non si respira. E così, scatta il blocco totale del traffico anti-smog a Milano. Ce lo racconta il sindaco meneghino Beppe Sala: i valori del PM10 hanno nuovamente sforato i livelli di guardia. In più, le previsioni meteorologiche per i prossimi giorni non lasciano sperare in una diminuzione delle concentrazioni di polveri nell’aria. Per questo motivo, domenica 2 febbraio Milano sarà chiusa alla circolazione delle auto.

A seguito dei rilievi effettuati dall’Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente), è stato certificato il superamento della prima soglia prevista dei valori di PM10. Così, già dallo scorso martedì 28 gennaio 2020, a Milano sono attive le misure temporanee ed emergenziali di primo livello. Per il miglioramento della qualità dell’aria. Come stabilito dal Piano Aria del bacino padano e della Regione Lombardia. Perché? Perché i livelli di concentrazione di PM10 superano il valore di 50 microgrammi per metro quadrato (μg/m3) per quattro giorni consecutivi. Il blocco emergenziale è in vigore tutti i giorni, anche sabato e domenica e festivi infrasettimanali, dalle ore 8.30 alle ore 18.30.

Un caos di normative stratificate per lo smog a Milano

Un problema nel problema: a Milano ci sono le ZTL piccole, più le ZTL grandi che sono Area C a pagamento e Area B. Quindi, a Milano è attivo il provvedimento strutturale Area B: le limitazioni temporanee alla circolazione dei veicoli inquinanti previste dal Piano Aria riguardano esclusivamente l’estensione anche al sabato e alla domenica e festivi infrasettimanali del blocco dei veicoli già soggetti a limitazioni per quanto riguarda il trasporto persone. E sabato, domenica e festivi dalle 8.30 alle 12.30 per quanto riguarda i veicoli immatricolati trasporto cose. Un caos bestiale. Per chi sgarra, multa di 168 euro.

Gianmarco Senna attacca Beppe Sala sul blocco auto

Gianmarco Senna, consigliere regionale (Lega) e presidente Commissione attività produttive di Regione Lombardia, attacca Sala: i milanesi sono ormai in balia della pioggia per sapere se il blocco delle auto domenica 2 febbraio ci sarà oppure no, e questa situazione è insostenibile perché sottolinea la totale mancanza di progettualità in tema ambientale. Politiche vecchie, fatte di blocchi e divieti, si sono rivelate inutili e dannose. Senna va giù duro: chiede al sindaco Sala di gettare la sua maschera da fasullo ambientalista e di impegnarsi realmente perché Milano diventi una città green.

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