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La Raggi ha ucciso le vendite del diesel a Roma

Come la politica incide sul settore automotive

La Raggi ha ucciso le vendite del diesel a Roma. Basta andare in una concessionaria qualsiasi della Città Eterna e chiedere: come vanno le immatricolazioni delle auto a gasolio? Risposta: malissimo. Contratti stracciati. I venditori più imbestialiti con sindaco della capitale sono quelli di Gruppi automobilistici che puntano forte sui diesel puliti: un nome? PSA. Con vetture a gasolio di ultima generazione. Che hanno richiesto investimenti fortissimi.

Lo stop di 3 giorni alla circolazione sulle strade di Roma di tutti i veicoli diesel è l’ennesimo, miope atto con cui un’amministrazione locale decide di danneggiare anche automobilisti e aziende che scelgono di usare veicoli Euro 6, di ultima generazione con emissioni prossime allo zero: lo dice l’Aniasa (autonoleggio). Un atto di pura ideologia, privo di sostegno scientifico, destinato ad avere un impatto ambientale ridotto, con elevati costi per la mobilità cittadina. Questo il pensiero dell’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità.

La politica e le vendite di auto: un potere fortissimo

La politica ha effetti devastanti sul settore automotive. Immaginiamo per un attimo che tutti i sindaci vadano nella stessa direzione: no alle auto elettriche. Perché le batterie inquinano: per produrle e per smaltirle. E perché per fare le batterie è necessario lo sfruttamento della manodopera minorile in Africa. No alle diesel, perché sporcano. A quel punto, tutti si orienterebbero sulle auto a benzina. Neppure le ibride, neanche le ultraleggere, perché comunque serve un’unità elettrica.

Ideologie legate al diesel: demonizzazione

Ma una possibile demonizzazione dell’auto elettrica è identica alla demonizzazione delle auto a gasolio, che a Roma non vengono più vendute come prima. Sono crociate che non trovano riscontro e supporto in studi scientifici in materia di emissioni. Con riflessi sui livelli occupazionali. Se il reale obiettivo della misura assunta dal Campidoglio è davvero di bloccare i veicoli più inquinanti, non si comprende perché siano stati fermati i veicoli a gasolio Euro 6: oggi presentano emissioni vicine allo zero. Invece, si consente la circolazione di veicoli a benzina Euro 3-4-5, decisamente più vecchi e inquinanti: un paradosso. Con beffa: vedi qui.

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