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Mercato europeo dell’auto: dicembre 2019 boom

Buone notizie dal Vecchio Continente per le vendite di macchine 

mature salesman showing new car to a couple in showroom

In periodi di crisi economica come questo, campeggiano ovunque le brutte notizie: ecco perché fa bene sentire ogni tanto una good news, anche nel settore automotive. È il caso del mercato europeo dell’auto, che a dicembre 2019 ha fatto boom. Vediamo i dati diffusi oggi dall’Acea, l’Associazione dei Costruttori europei, riportati dall’Unrae (Unione Case estere): le immatricolazioni di autovetture nuove nel Vecchio Continente  sono state pari a 1.261.742 unità. Con un aumento del 21,4% rispetto alle 1.039.272 dello stesso mese del 2018. Chiude con un lieve rialzo dell’1,2% l’intero 2019 a 15.805.752 autovetture rispetto alle 15.624.948 del 2018.

Mercato europeo dell’auto: come leggere i numeri

Però ci sono due considerazioni da fare.

  • Dicembre 2018 aveva fatto registrare un crollo del 9% su dicembre 2017.
  • Il risultato appare inoltre gonfiato da un massiccio ricorso a immatricolazioni “tattiche” da parte di Case e reti distributive, dice l’Unrae. Perché? Forse anche in vista dell’introduzione nel 2020 dei nuovi, restrittivi target sulle emissioni di CO2. Parliamo di km 0 e di massicce campagne promozionali.

Il mercato auto Europa è debole o forte?

Alla domanda, risponde Andrea Cardinali, direttore generale Unrae. Secondo il quale i dati di dicembre confermano la fondamentale debolezza del mercato auto europeo. Che avrebbe chiuso l’anno in calo in assenza dell’ingente ricorso a vendite poco remunerative per il comparto automotive. Oltretutto, parliamo di un’industria già gravata dagli ingenti investimenti richiesti dalle pressanti sfide tecnologiche. Occorre limitare le emissioni per evitare le multe europee.

L’auspicio Unrae sui soldi europei: 1.000 miliardi di euro

L’Unrae fa un riferimento al Piano di investimenti da 1.000 miliardi di Euro per il “Green Deal”, annunciato due giorni fa dalla nuova Commissione europea. L’auspicio dell’Unione Case estere è che questo progetto possa fungere da catalizzatore per politiche integrate di sostegno all’industria auto europea. Obiettivi: infrastrutture di ricarica e connettività, necessarie al raggiungimento degli obiettivi di abbattimento delle emissioni.

Il 2019 per il mercato auto Italia

Come riporta l’Anfia (Associazione nazionale filiera industria automobilistica), in Italia le immatricolazioni totalizzate a dicembre si attestano a 140.075 unità (+12,5%). Nell’intero 2019, le immatricolazioni complessive ammontano a 1.916.320 unità, con un incremento dello 0,3% rispetto ai volumi del 2018. Proprio il 2019 può essere ricordato come l’anno in cui lo sviluppo sostenibile è entrato in modo preponderante nell’agenda delle istituzioni internazionali e nazionali. L’Unione europea si pone un target: diventare il primo continente a impatto climatico zero.

I singoli mercati auto dei big in Europa

Come sempre, quasi i tre quarti delle immatricolazioni dell’area riguardano i cinque maggiori mercati e cioè quelli di Germania, Regno Unito, Francia, Italia e Spagna: la fa notare il Centro studi Promotor. Il mercato tedesco chiude il 2019 con una crescita del 19,5% in dicembre e del 5% nell’intero anno con immatricolazioni a quota 3.607.258 che è il miglior risultato degli ultimi venti anni dopo quello del 2009 fortemente sostenuto da bonus aziendali. Il secondo mercato dei cinque grandi, il Regno Unito, fa invece registrare una crescita del 3,4% in dicembre, ma accusa, per il terzo anno consecutivo, un calo nel consuntivo dei dodici mesi (del 2,4%). I motivi? La demonizzazione del diesel e le incertezze per la Brexit.

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