Per anni Volvo ha potuto vantare numeri record nel settore delle auto elettriche, superando gran parte dei marchi premium concorrenti. Tuttavia, anche per il costruttore svedese è arrivato il momento di fare un passo indietro. Le vendite non stanno rispettando le previsioni e, secondo le stime interne, il calo continuerà nei prossimi anni.
Per evitare una contrazione significativa del volume di affari, Volvo ha deciso di puntare nuovamente sulla tecnologia ibrida plug-in. Il marchio ha confermato che gli ibridi ricaricabili rappresentano oggi l’unica alternativa concreta per bilanciare la riduzione della domanda di veicoli a batteria, almeno fino al 2030. In questo contesto debutta la nuova Volvo XC70, primo modello di una generazione completamente rinnovata di PHEV destinata a ridefinire la gamma del marchio di Göteborg.
Volvo XC70 sarà il primo modello ibrido, parte della nuova strategia del marchio

Il progetto segna un cambio di strategia importante per la casa automobilistica. Dopo anni di sviluppo concentrato esclusivamente sull’elettrico, Volvo riorienta parte delle sue risorse verso motorizzazioni ibride di nuova concezione, capaci di garantire fino a 200 chilometri di autonomia in modalità 100% elettrica. La tecnologia utilizzata deriva dalle soluzioni già impiegate da Geely, gruppo proprietario del marchio, che la adotta anche sul SUV Starray EM-i.
Prodotta in Cina, la nuova Volvo XC70 riprende lo stile pulito e minimalista tipico dei modelli elettrici Volvo, ma con proporzioni più imponenti e una possibile griglia anteriore dedicata per distinguerlo dai modelli a zero emissioni come l’attesa EX60, prevista per l’inizio del 2026.

Con circa 260 cavalli di potenza complessiva e un’autonomia complessiva di oltre 1.300 chilometri, la nuova XC70 si posiziona come rivale diretto dei SUV tedeschi più blasonati. Volvo non ha ancora annunciato la data ufficiale di lancio, ma il debutto europeo dovrebbe avvenire nella seconda metà del 2026.
