in

Bruxelles ha chiesto troppo: Citroën invoca flessibilità e range extender

Il numero uno di Citroën non usa mezzi termini. I veicoli elettrici sono ineluttabilmente “più costosi dei motori a combustione interna”.

xavier chardon citroen

A pochi giorni dalla revisione di Bruxelles sul divieto dei motori a combustione interna (fissato originariamente circa 3 anni fa per il 2035), il CEO di Citroën, Xavier Chardon, ha lanciato un monito esplicito che va dritto contro l’ottimismo istituzionale. Per il numero uno del marchio francese, l’Europa è ormai un’entità a due velocità, e applicare una regola unica è estremamente rischioso.

Advertisement

Il problema, secondo Chardon, non è la mancanza di offerta, dato che, d’altronde, Citroën ha investito e offre modelli elettrici, dalla C3 alla C5, ma la risposta inequivocabile dei clienti che si può riassumere in un sostanziale e contenuto “non ora”. L’illusione che i veicoli elettrici rappresentino “circa il 20%” delle vendite europee maschera disparità gigantesche. Da un lato, la ricca e virtuosa Norvegia, dove il mercato è quasi al 100% elettrico. Dall’altro, Paesi come l’Italia e la Spagna, dove la quota di mercato fatica a raggiungere il 5%.

xavier chardon citroen

Imporre la stessa marcia forzata a un automobilista di Oslo e a uno a Palermo è, a suo dire, uno scontro con la realtà. Chardon invoca quindi “flessibilità”, che è un termine diplomatico per chiedere una revisione degli obiettivi del 2035. La sua preoccupazione segue il dato di un mercato che non procede al ritmo previsto, e senza il tempo necessario perché le infrastrutture e il potere d’acquisto nei Paesi dell’Europa meridionale si adeguino, si creerà (sempre più) un gravissimo divario di mobilità.

Advertisement

L’ostacolo principale, prevedibilmente, è il costo. Il numero uno di Citroën non usa mezzi termini, affermando che i veicoli elettrici sono ancora “più costosi dei motori a combustione interna”. Non arriva come una grossa notizia. Peggio ancora, per i professionisti che usano veicoli commerciali, il costo di utilizzo delle stazioni di ricarica pubbliche è “proibitivo per un artigiano”. Senza sussidi finanziari sostanziali, inoltre, la transizione è socialmente inaccettabile per molte famiglie.

xavier chardon citroen

Per evitare l’imposizione di una soluzione costosa e inaccessibile, Chardon chiede l’apertura tecnologica, un “piano B”. Bruxelles non deve puntare tutto sulle pesanti e costose batterie, ma considerare soluzioni alternative a basse emissioni di carbonio.

Advertisement