La transizione verso una mobilità più sostenibile, almeno nel breve e medio periodo, passa inevitabilmente dall’auto elettrica. È questa la strada scelta dai costruttori, affiancata dalle ibride e plug-in che continuano a giocare un ruolo rilevante. Quanto all’idrogeno, invece, sembra esserci stata una brusca frenata. Dopo anni di grandi aspettative, le celle a combustibile hanno infatti perso slancio: le infrastrutture di rifornimento sono praticamente inesistenti, gli investimenti ridotti al minimo, i pochi modelli in commercio hanno prezzi elevati e l’accesso all’idrogeno verde rimane proibitivo. Troppi ostacoli per immaginare una diffusione rapida. Eppure marchi come Toyota continuano a crederci e a lavorare sullo sviluppo di questa tecnologia, arrivata alla terza generazione di celle a combustibile.
Toyota punta ancora sull’idrogeno, nonostante le difficoltà

Dall’Australia arriva una nuova conferma delle intenzioni del colosso giapponese. Sean Hanley, vicepresidente vendite, marketing e franchising di Toyota nel Paese, in un’intervista a Car Expert ha collegato il futuro dell’idrogeno al declino del diesel. “Il diesel non scomparirà nel prossimo decennio, ma oltre quell’orizzonte credo che l’idrogeno lo sostituirà. Non riesco a immaginare che il diesel possa rappresentare il carburante del futuro”.
Il calo del diesel, d’altra parte, è già realtà. In tutta Europa il calo è evidente e lo dimostrano anche gli ultimi dati di vendita di nuove auto. Per Hanley sarà proprio l’idrogeno a dare il colpo di grazia al diesel, pur riconoscendo che il gasolio avrà ancora un ruolo importante per almeno un decennio.

Il dirigente è però consapevole delle difficoltà attuali. Le vendite globali di auto a celle a combustibile, già modeste, sono crollate del 55,8% lo scorso anno rispetto ai dati del 2022 e del 2023. “Non credo che l’idrogeno esploderà da qui al 2030, ma nella decade successiva, in particolare verso il 2035, potremmo assistere a un vero cambiamento, con l’idrogeno pronto a prendere il posto del diesel. Noi ci stiamo preparando a quel futuro”.
Toyota, dunque, non ha alcuna intenzione di abbandonare l’idrogeno. “La gente oggi sottovaluta questa tecnologia. Come per ogni innovazione, servono tempo, infrastrutture e accesso all’idrogeno verde. Ma noi restiamo fortemente impegnati. Non è un investimento a breve termine, ma continueremo a crederci”.