Dopo gli annunci spettacolari (e spesso posticipati) del Cybertruck e della Roadster, il fondatore di Tesla torna a far parlare di sé con il Cybercab, il suo primo veicolo concepito per la guida completamente autonoma. Questa volta, però, assicura che l’attesa, a differenza dei primi due modelli menzionati, sarà breve: il modello dovrebbe arrivare entro otto mesi.
L’imprenditore, tra l’altro, è stato anche molto specifico, indicando che il modello entrerà in produzione entro i prossimi 251 giorni, quindi entro la metà del 2026. Parole che hanno acceso la curiosità degli investitori ma anche i dubbi di chi conosce bene i tempi (spesso ottimistici) di Tesla.
Tesla Cybercab: secondo Musk, il debutto è vicino

Il Cybercab rappresenta una scommessa enorme per l’azienda, non tanto dal punto di vista industriale, quanto da quello tecnologico e normativo. A differenza dei modelli dotati del sistema Full Self-Driving, dove il conducente resta comunque responsabile, il nuovo veicolo elettrico sarà privo di volante e pedali. In teoria, il passeggero non dovrà fare nulla, poiché l’auto penserà a tutto. Nella pratica, però, il software di Tesla non è ancora pronto per un salto di questa portata, e le autorità di sicurezza in diversi Paesi lo considerano ancora in fase sperimentale.
Negli Stati Uniti, dove la regolamentazione è più permissiva, il Cybercab potrebbe forse vedere la luce. Ma in Europa e Cina, dove la guida autonoma è ferma al livello 3 e soggetta a restrizioni severe, un’auto senza comandi manuali non sarebbe nemmeno omologabile.

Ma, anche se fosse possibile, la domanda sorge spontanea: il pubblico è pronto a questa tecnologia? Musk continua a scommettere sul futuro, ma la sua visione rischia ancora una volta di precedere la realtà. In un mercato che chiede modelli concreti e accessibili, un taxi senza volante potrebbe rivelarsi più un esperimento che una vera rivoluzione.
