Per alcuni, se si vuole più potenza e prestazioni, l’unica strada sembra essere infilare un motore più grande nell’auto, magari un poderoso V8. Insomma, un lavoro eseguito all’americana. Un’operazione titanica, certo, che richiede la riprogettazione di mezzo veicolo. Fortunatamente, esiste un’alternativa più elegante (e tedesca) per ottenere enormi quantità di potenza e coppia aggiuntive: l’induzione forzata spinta all’estremo. E in questo panorama, il motore BMW S58 emerge come il “biturbo definitivo”, almeno fino al 2025.
Il BMW S58, dobbiamo dirlo, per chi ancora non l’avesse chiaro, è un gioiello di ingegneria. Parliamo di un sei cilindri in linea biturbo da 3,0 litri con doppio albero a camme in testa e quattro valvole per cilindro. Questo piccolo motore bestiale è il cuore pulsante di quasi tutte le BMW ad alte prestazioni, dalla M2 alla M4, passando per M3, X3 M e X4 M.

La versatilità è tale che, pur mantenendo la potenza, le versioni dedicate ai SUV hanno una coppia leggermente superiore rispetto alle coupé e berline più piccole. La M3 del 2026 ne è la prova. L’S58, qui, eroga già di base 473 cavalli e 406 Nm di coppia, cifre non indifferenti. Ma è con il Pacchetto Competition che la BMW alza cinicamente la posta, raggiungendo 503 cavalli e 479 Nm di coppia e se si opta per la variante M3 Competition xDrive, si ottengono ulteriori 20 cavalli.
Ciò che rende l’S58 così “a prova di proiettile” non è solo la potenza, ma la sua architettura. Il propulsore è costruito per resistere a ogni tipo di sollecitazione grazie a un blocco rigido in alluminio con design a blocco chiuso, dove il materiale circonda completamente le camicie dei cilindri. Questo supporto strutturale è fondamentale per evitare la rottura della guarnizione della testata e consentire di aumentare notevolmente la spinta dei due turbocompressori.

A completare il quadro ci sono l’iniezione diretta, la fasatura e l’alzata variabile delle valvole, e la chicca finale, ovvero albero motore, bielle e pistoni forgiati per una resistenza eccezionale, anche con i componenti di serie. E i dati di potenza di fabbrica sono solo l’antipasto.
Secondo gli specialisti di BMW Tuning, l’S58 può facilmente sprigionare 700 cavalli alla ruota con una semplice riprogrammazione, un nuovo sistema di aspirazione, tubi di scarico maggiorati ed E85 nel serbatoio. Vuol dire ben più di 800 cavalli all’albero motore. Con lievi modifiche alla testata e un potenziamento dei turbocompressori, l’S58 può erogare oltre 1.000 cavalli alle ruote, una quantità assolutamente folle di potenza per un sei cilindri in linea.
L’S58 si basa sul collaudato B58, un motore già eccellente e famoso per la sua affidabilità. La differenza cruciale tra i due, al di là dei doppi turbo dell’S58, è nelle dimensioni interne: l’S58 ha un alesaggio leggermente più grande e una corsa più corta, che consente l’installazione di valvole più grandi e, soprattutto, un rapporto di compressione inferiore. Questo, combinato a una linea rossa che arriva a 7.200 giri/min, consente all’S58 di accettare molta più spinta e pressione nei cilindri.
L’S58, in definitiva, rappresenta l’ultimo erede di una lunga stirpe di leggendari sei cilindri in linea BMW, è in pratica l’apice della sua categoria, dimostrando che la grandezza non si misura solo in cilindrata.
