Jaguar Land Rover, l’accordo tra UK e USA può davvero rinvigorire il brand

L’accordo, annunciato dal primo ministro britannico Starmer, prevede un abbattimento dei dazi sulle esportazioni di auto verso gli States.
jaguar land rover jaguar land rover

Un nuovo patto commerciale tra Regno Unito e Stati Uniti si preannuncia come un’importante boccata d’ossigeno per il comparto automobilistico britannico, con particolare beneficio per Jaguar Land Rover (JLR).

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L’accordo, annunciato dal primo ministro britannico Starmer, prevede un abbattimento dei dazi sulle esportazioni di auto verso gli States al 10%, rispetto al precedente 27,5% introdotto durante l’amministrazione Trump. La misura sarebbe pensata per avere un impatto diretto sulla tutela dell’occupazione nel settore, offrendo maggiore stabilità in un contesto internazionale ancora instabile.

trump e starmer
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Durante una visita al sito produttivo di Jaguar Land Rover a Solihull, Starmer ha definito l’intesa “storica”, rimarcando il ruolo chiave di questo accordo per proteggere industrie fondamentali come quella automobilistica e siderurgica. “Parliamo di posti di lavoro salvati, di opportunità mantenute e da consolidare. Il lavoro non finisce qui: i nostri team continueranno a impegnarsi per rafforzare questa intesa,” ha dichiarato il premier.

L’intesa interessa un volume annuale di 100.000 veicoli, un numero in linea con le esportazioni proprio di Jaguar Land Rover verso il mercato statunitense nel 2024, che hanno toccato quota 101.000 unità.

starmer alla jaguar land rover

Adrian Mardell, CEO di JLR, ha chiaramente accolto con entusiasmo la notizia, sottolineando come il comparto automotive rappresenti una colonna portante dell’economia del Regno Unito, supportando circa 250.000 posti di lavoro. “Questo accordo dona certezze al nostro ecosistema industriale e alle comunità locali,” ha affermato. Certamente, un aiuto simile per un volume di esportazioni corposo e allineato con i numeri di un grande brand come Jaguar Land Rover risulta fondamentale in questo momento delicato, oltre che di rinascita.

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Il nuovo scenario aiuta l’intero settore a gestire la transizione verso la mobilità elettrica, un passaggio cruciale per altre aziende oltre Jaguar come Morgan, Bentley e Aston Martin, anch’esse attive nella regione. Inoltre, sempre per l’accordo tra i due Paesi, sono stati eliminati anche altri dazi imposti in passato, come l’imposta del 25% su acciaio e alluminio britannici. Resta ancora in vigore una tariffa base del 10% per le importazioni generiche nel Regno Unito.

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