Dopo mesi di rumors, Google ha ufficialmente confermato il salto generazionale che attendevamo. Google Maps, sostanzialmente, si fonde con Gemini, l’intelligenza artificiale, promettendo di rivoluzionare la navigazione, presumibilmente per distrarci dall’attesa della nuova (fantomatica) modalità a risparmio energetico.
Il cuore della novità è la navigazione a mani libere. Dimenticate di armeggiare con lo schermo mentre cercate di trovare il posto giusto. Ora potrete dialogare con Gemini in tempo reale.

Il vantaggio più eclatante è la capacità dell’IA di sostituire le istruzioni robotizzate con riferimenti visivi degni di un residente delle località interessate dalla navigazione su Google Maps. Addio all’anonima indicazione di direzione, dunque. Perché ora Maps potrà dirti di svoltare in corrispondenza di un punto di riferimento “facilmente individuabile”, come un locale commerciale lungo il percorso. Un navigatore che parla il linguaggio umano, anche se si spera che non si limiti a indicare solo il fast food più vicino.
L’integrazione di Gemini (che sostituirà l’icona di Google Assistant nell’app) si estende alla risoluzione dei problemi. Se l’utente incontra un rallentamento o un’interruzione della strada, potrà segnalarlo vocalmente, consentendo all’IA di calcolare istantaneamente un percorso alternativo senza che sia necessario toccare il display.
Ma la feature più proattiva è la capacità di Gemini di avvisare l’utente della presenza di traffico anche senza avere una navigazione in corso. L’IA, in pratica, saprà meglio di te se la tua giornata sta per essere rovinata da una situazione di congestione urbana.

Infine, l’esperienza visiva si arricchisce con l’integrazione di Lens, con gli utenti che potranno puntare l’obiettivo e porre domande a Gemini sui luoghi inquadrati. Come accade già ora con la ricerca immagini o di determinati elementi da rintracciare su Google. Un modo eccellente per trasformare la guida in un tour interattivo, permettendo all’automobilista di sapere subito se quel monumento inquadrato merita una sosta o se è solo un banale punto di riferimento da superare senza troppa attenzione.
