Il futuro della guida assistita avanzata (e supervisionata) di Tesla è alle porte. L’esperienza Full Self Driving (FSD appunto, Supervised) è pronta per un’anteprima europea che, a partire dall’1 dicembre, farà tappa nei Tesla Store di Milano, Roma, Bologna, Verona e Padova. Il marchio californiano vuole dimostrare come la piattaforma autonoma, forte dei miliardi di chilometri raccolti dalla flotta globale, sia in grado di alleggerire le incombenze del conducente.
Il sistema, che opera su sterzata, accelerazione, frenata, cambi di corsia, rotatorie e raccordi, nasce dalla visione Tesla di una mobilità basata sull’intelligenza artificiale. L’architettura è basata unicamente sulla visione, senza sensori aggiuntivi o mappe HD. Le reti neurali si alimentano esclusivamente con i dati video acquisiti dai milioni di auto Tesla circolanti, un archivio vastissimo in grado di gestire, apparentemente, persino scenari rari.

I numeri sono impressionanti, se confrontati con l’esperienza umana: la flotta globale ha percorso 10 miliardi di chilometri con FSD attivo. Un patrimonio che un guidatore medio impiegherebbe circa 50 anni per raggiungere, distanza che la rete Tesla macina in pochi minuti. L’elaborazione dei dati è end-to-end, cercando di imitare la velocità e l’efficacia con cui il cervello umano trasforma le immagini in decisioni.
Tesla sostiene che l’utilizzo corretto del Full Self Driving riduca fino a 7 volte il rischio di collisioni gravi. Qui subentra il lato legale: pur essendo FSD un sistema avanzato, non rende l’automobile autonoma e richiede sempre un controllo umano pieno. La responsabilità, in caso di incidente, resta sempre del conducente.
Dopo oltre un anno di lavoro a stretto contatto con gli enti regolatori e oltre 1 milione di chilometri coperti nei test interni in 17 Paesi, il debutto commerciale in Europa è previsto per l’inizio del 2026.

L’attuale gamma Tesla include di serie l’Autopilot, base tecnica sulla quale verranno progressivamente integrate le funzioni aggiuntive del Full Self Driving. L’obiettivo del costruttore è standardizzare la piattaforma di visione per un’implementazione diffusa e accessibile economicamente. Un futuro in cui la mobilità è più ordinata, prevedibile e, forse, meno stressante per chi si trova in coda.
