Dacia, marchio ormai simbolo di un’automobilistica concreta ed essenziale, si prepara a scrivere un nuovo capitolo della sua storia, mantenendo salda la propria identità ma ampliando ambizioni e obiettivi. A raccontare la trasformazione è Denis Le Vot, CEO del brand rumeno sotto l’egida di Renault Group, che sottolinea come l’azienda stia passando da una proposta “low cost” a una filosofia di valore intelligente, dove ogni scelta progettuale è guidata dalla funzionalità e non da orpelli superflui.
“Offriamo il massimo al giusto prezzo”, spiega Le Vot, “non ci rivolgiamo solo a chi vuole risparmiare, ma a chi cerca sostanza e non vuole pagare per contenuti non essenziali”. Questo approccio ha permesso a Dacia di consolidarsi sul mercato europeo, grazie a modelli come Sandero, Jogger, il rinnovato Duster e l’atteso Bigster, un SUV del segmento C dal carattere minimalista, propulsione ibrida e posizionamento competitivo, con fino a 10.000 euro in meno rispetto ai rivali premium.

Dacia sta intercettando non solo i clienti fidelizzati, ascoltando le parle di Le Vot, ma anche una nuova fascia di utenti in uscita dal segmento alto, attratti da un’offerta pragmatica e affidabile. Il brand ha inoltre investito su materiali, gamma colori, motorizzazioni e identità visiva, a partire dal logo fino al linguaggio estetico delle nuove vetture. Il design diventa un pilastro: “Non costa di più progettare bene, racconta Le Vot, e oggi osiamo di più, con forme geometriche, robuste e colori vivaci che esprimono l’essenza del nostro marchio”. Il nuovo Duster ne è un esempio, esibendo uno stile deciso e funzionale, lontano dai canoni latini, ma fortemente riconoscibile.

Nel futuro di Dacia ci sono anche elettrificazione e avventura. Il brand svilupperà una 4×4 elettrica entro fine anno e lancerà un’auto a batteria sotto i 18.000 euro, prodotta interamente in Europa. Parallelamente, la partecipazione ai rally raid come la Dakar dimostra la coerenza tra i valori “robust” e “outdoor” del brand e le prestazioni sul campo, grazie anche all’utilizzo di carburanti sintetici.

Il mercato italiano gioca un ruolo strategico, rappresentando circa il 3% delle vendite globali, con una previsione di crescita del 10% nel 2025. Dacia, inoltre, conquista sempre più spazio nel canale retail, superando l’8% di quota. Una conferma che l’approccio essenziale, sostenibile e smart di Dacia paga, e molto.