Crisi delle auto a idrogeno Toyota: cosa sta succedendo

Daniele Di Geronimo Autore
Le Toyota Mirai a idrogeno stanno avendo forti problemi con le forniture di carburante e disponibilità dei punti di ricarica. E la situazione sembra non essere sotto controllo.
Toyota Mirai

Quando Toyota presentò la sua Mirai, la prima auto a idrogeno con tecnologia Full Cell System e guida a zero emissioni grazie all’assenza di un motore a combustione interna, il futuro sembrava molto promettente. Ma le cose non stanno andando come previsto, tanto che molti proprietari della Toyota Mirai hanno sollevato diverse polemiche nei confronti della casa automobilistica giapponese e in alcuni casi anche valutato il ricorso ad azioni legali.

La percezione è quella di una profonda delusione: quella di aver acquistato un’automobile dal potenziale immenso e che invece non hanno mai potuto sfruttare pienamente per l’assenza di infrastrutture adeguate (e non solo).

Motore idrogeno Toyota Mirai

I problemi delle auto a idrogeno Toyota

Sin dai primi anni Novanta Toyota ha scommesso sulle auto a idrogeno ma ultimamente le cose stanno andando ben oltre (in negativo) le aspettative. Molti proprietari di auto a idrogeno Toyota lamentano l’assenza di carburante a idrogeno nonostante la casa giapponese continui a vendere questa tipologia di auto.

Punti ricarica Toyota Mirai

Altri problemi sono legati al congelamento dell’ugello dell’idrogeno a causa delle basse temperature in cui esso è immagazzinato. Così che le sessioni di rifornimento da che dovevano durare pochi minuti si sono trasformate in interventi di più di un’ora nei quali si è reso necessario l’intervento di un tecnico per sbloccare l’auto. Queste lamentele provengono prevalentemente dalla California, che è uno degli Stati nei quali l’infrastruttura per il rifornimento a idrogeno era maggiormente disponibile. Ora le cose si sono ribaltate e le disponibilità sono molto ridotte. La situazione non è molto diversa da quella dei proprietari di veicoli elettrici che spesso lamentano l’assenza di punti di ricarica sufficienti.

Design Toyota Mirai

Il rifornimento delle auto a idrogeno continua a essere carente e deficitario, sia in termini di disponibilità di carburante che di numero di stazioni di ricarica attive. I funzionari Toyota, raggiunti dalle segnalazioni e dalle richieste dei giornalisti, si sono dichiarati consapevoli del problema e che stanno lavorando per risolverli interfacciandosi direttamente con i proprietari di auto a idrogeno.

Interni Toyota Mirai

A oggi l’acquisto di un’auto a idrogeno (che è un’automobile elettrica che invece di trasferire l’energia dalla rete alla batteria immagazzina l’idrogeno compresso in serbatoi che consentono di ricaricare la piccola batteria solamente con l’uso dell’acqua e del calore) sembra non essere così conveniente come sperato. E non lo è, come nel caso della Toyota Mirai, al netto del costo iniziale dell’auto e nonostante i tanti incentivi che il marchio giapponese ha previsto sia per l’acquisto dell’auto che per l’acquisto del carburante tramite un’apposita carta.

Abitacolo Toyota Mirai

Il problema, come abbiamo visto, è che questi incentivi non stanno funzionando perché scarseggiano i punti di ricarica e per il prezzo esorbitante che ha raggiunto l’idrogeno. Oggi sono pochi i marchi che propongono auto a idrogeno (negli Stati Uniti oltre alla Toyota Mirai ci sono l’Honda Clarity Fuel Cell e la Hyundai Nexo) ed è quindi molto costoso costruire nuove stazioni di ricarica. E quelle già esistenti sono spesso fuori servizio e senza carburante in attesa di essere rifornite. Senza dimenticare come non raramente molte stazioni riuscivano a riempire i serbatoi delle auto solo parzialmente.

Con questo stato di cose non mancano gli avvocati che stanno pensando di avviare contenziosi contro la Toyota in quanto, anche grazie a quanto promesso dai venditori, si era assicurata un’ampia disponibilità dell’idrogeno. Toyota continua a lavorare per arginare un problema del quale, comunque, non sembra direttamente responsabile. Probabilmente sono state sbagliate diverse valutazioni o ci sono stati eventi e fenomeni che hanno modificato la situazione tanto da renderla insostenibile.

Lo scenario non è dei migliori ma risulta indicativo di come le transizioni sono spesso più complicate di quanto le si racconta al momento in cui le si cavalca. Sarà interessante vedere come evolverà la situazione monitorando gli sviluppi di una realtà molto complessa nella quale sono coinvolti diversi attori.

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