Lo slogan “Power of Choice” sintetizza in modo preciso la filosofia attuale di BMW. Mentre molti costruttori hanno annunciato la fine dei motori a combustione interna, salvo poi rivedere i propri piani di fronte a ostacoli concreti, la casa di Monaco ha sempre scelto un approccio diverso: offrire varietà.
Nonostante il clamore suscitato da modelli come la nuova iX3 e dalla rivoluzionaria piattaforma Neue Klasse, il marchio tedesco ribadisce con fermezza che i propulsori termici restano una colonna portante della propria strategia.

Lo ha sottolineato Jochen Goller, membro del consiglio di amministrazione, dichiarando che “i motori a combustione non scompariranno mai”. Parole che arrivano a pochi mesi dall’annuncio di aggiornamenti ai sei cilindri in linea e ai V8 per conformarsi alle severe normative Euro 7, confermando come BMW non intenda abbandonare la tradizione ingegneristica che l’ha resa celebre. Un’affermazione che stride con la linea tracciata dall’Unione Europea, la quale punta a vietare la vendita di nuove auto a combustione dal 2035.
La questione è tutt’altro che chiusa: entro la fine dell’anno ci sarà una revisione delle politiche sulle zero emissioni e potrebbero essere introdotte eccezioni per i plug-in hybrid o per gli elettrici con range extender, una tecnologia che BMW conosce bene grazie all’esperienza con la i3 e che potrebbe tornare sulla prossima X5.
Il CEO Oliver Zipse ha più volte criticato un approccio troppo radicale all’elettrificazione, sottolineando i rischi economici e occupazionali, oltre alla lentezza nello sviluppo delle infrastrutture di ricarica. Per BMW, bandire in blocco i motori a combustione significherebbe “condurre il settore in un vicolo cieco”. A ribadire questo concetto è anche Klaus von Moltke, responsabile globale della produzione dei gruppi propulsori, che definisce il motore termico un “fondamento” del brand.

Oggi la gamma BMW continua a includere anche motori diesel, e le prossime generazioni di SUV di lusso, X5, X6 e X7, dovrebbero confermarne la presenza. L’obiettivo del marchio, guardando al 2030, è un equilibrio tra vendite di auto elettriche e termiche, un traguardo ambizioso se si considera che nel 2024 i veicoli a batteria rappresentavano appena il 17,4% delle consegne globali.