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Autostrade per l’Italia sotto attacco del Pd 

Il Partito democratico morde: nel mirino c’è Aspi, gestore numero uno in Italia

Una delle più gravi disgrazie stradali della storia (ponte Morandi, agosto 2018, con 43 morti e 500 sfollati) non finirà mai di avere conseguenze. È uno tsunami senza fine. Il tratto in questione, quel giorno, era dato in concessione dallo Stato (proprietario della rete) ad Autostrade per l’Italia. Che è da mesi sotto attacco del M5S. In particolare, Luigi Di Maio punta alla revoca della concessione. Ma addirittura il Partito democratico ora attacca Autostrade per l’Italia. Cosa che non s’era vista in passato, o almeno non s’era registrata tanta foga.

Autostrade per l’Italia: viadotti Liguria, caos

Il fatto è che, nelle scorse ore, l’A26 gestita da Autostrade per l’Italia risulta al centro delle polemiche. La chiusura dell’A26 per verifiche da parte di Autostrade sui viadotti Fado e Pecetti dopo la segnalazione della procura di Genova sui “gravi ammaloramenti” delle due infrastrutture potrebbe mettere in ginocchio la Liguria. C’è Genova quasi isolata. Ovviamente, ci sono state piogge eccezionali. Nubifragi. Tempeste di vento. Frane. In una regione tanto favolosa (la Liguria) quanto delicata ed esposta a mille guai. Ma Il problema è esploso.

L’attacco Pd ad Autostrade per l’Italia

Sentiamo il deputato ligure Franco Vazio (pd), vicepresidente della commissione Giustizia della Camera. Dice che non c’è più tempo. E che chi non è in grado di garantire la sicurezza e la viabilità, dovrebbe fare un passo indietro. Traduciamo dal politichese: se Autostrade per l’Italia non mantiene i viadotti in ordine, molli la concessione. È plausibile la nostra interpretazione, o troppo spinta? Si attende qualche replica del gestore.

La società cosa fa per la Liguria

Comunque, Autostrade per l’Italia è molto attiva. La società si è impegnata con la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, a fare tutto quanto possibile per evitare impatti di circolazione sulla città di Genova. Nel corso dell’incontro, l’azienda (proprietà Benetton) ha illustrato alla ministra il piano di interventi e di attività di manutenzione in corso in Liguria e a livello nazionale.  Ci sarà una sensibile anticipazione di lavori e cantieri. In questa fase sono già attivi sulla rete ligure di Autostrade per l’Italia cantieri per attività di manutenzione su 15 viadotti.

Polemiche sui ponti di Autostrade per l’Italia

Tutti i viadotti in Liguria di Autostrade per l’Italia sono sotto accusa. Ma la società non ci sta. In relazione a indiscrezioni su alcune email delle strutture tecniche di Autostrade per l’Italia che proverebbero una presunta inadeguatezza dei controlli effettuati da Spea sul viadotto Polcevera (Morandi), la società chiarisce: queste comunicazioni tra il committente dei lavori e la Spea vanno inquadrate in un’ordinaria dialettica contrattuale tra cliente e fornitore.

Viadotto Pecetti sull’A26: la difesa di Autostrade

Già a fine 2018, la Direzione di Tronco di Genova di Autostrade per l’Italia precisava che il viadotto Pecetti della A26 è assolutamente sicuro e gli ammaloramenti citati (indiscrezioni) non comportano nessun problema per la sicurezza. La società Spea, a seguito dell’ultima ispezione trimestrale effettuata sul viadotto, ha segnalato l’opportunità di programmare (entro un periodo di due anni) un intervento di manutenzione su una trave di impalcato. Questo intervento è stato avviato lo scorso ottobre dalla Direzione di Tronco e terminerà (diceva la società) a metà gennaio 2019.

Concessioni autostradali: 2020 bollente

In ogni caso, sarà un 2020 bollente per le concessioni autostradali. Con Autostrade per l’Italia (primo gestore) inevitabilmente protagonista. D’altronde, è al centro delle polemiche da anni. Prima, la vicenda non conclusa del brevetto del Tutor, poi la strade di luglio 2013 col pullman di pellegrini caduto dal cavalcavia di Avellino, quindi la disgrazia epocale del ponte Morandi… Tutte questioni per le quali Autostrade si proclama innocente. E sulle quali i giudici non si sono espressi in modo definitivo.

Il Nord-Ovest come il Sud: la teoria di Berta

Intanto, dopo i drammi dei ponti crollati, interviene Giuseppe Berta, storico dell’industria e docente alla Bocconi. Secondo cui questi ripetuti disastri dimostrano solo la crescente emarginazione del Nord-Ovest. Un fenomeno, riporta ilfattoquotidiano.it, tutt’altro che recente: il declino di Piemonte e Liguria è iniziato 30 anni fa, quando il vecchio triangolo industriale Milano-Torino-Genova è stato soppiantato dall’ascesa della più innovativa economia del Nord-Est. Sino ai disastri delle scorse ore.

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