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Bonus rottamazione auto passa da 2000 euro a 1500 euro

Il credito potrà essere usato per abbonamenti e servizi di sharing di veicoli elettrici o basse emissioni

Bonus rottamazione auto

In occasione del Consiglio dei ministri che si terrà il 3 ottobre, sono iniziate a girare già diverse bozze. Al momento, sappiamo per certo che verrà confermato e addirittura anticipato al 2019 il bonus per i residenti nei comuni interessati che rottamano auto non omologate fino alla classe Euro 4 entro il 31 dicembre 2021.

Rispetto alla prima bozza, il bonus è passato da 2000 euro a 1500 euro ma potrà essere sempre utilizzato nei successivi 3 anni per l’acquisto di abbonamenti per il trasporto pubblico locale, regionale o interregionale.

Bonus rottamazione auto
Il bonus è valido per tutte le persone che rottamano un’auto fino a Euro 4

Bonus rottamazione auto: resta la possibilità di usarlo nei successivi 3 anni per acquistare abbonamenti

Oltre a questo, il credito potrà essere sfruttato anche per abbonamenti e servizi di sharing di veicoli elettrici o a emissioni ridotte. Secondo quanto riportato nella seconda bozza del decreto, ci sono 5 milioni per il 2019 e 100 milioni per 2020 e 2021.

Nonostante le pressioni del Ministero dell’Economia e delle Finanze, per fortuna continua ad essere valido il bonus previsto dall’articolo 11 che, per il triennio 2020-2022, prevede un contributo pari al 20% del costo di acquisto di prodotti sfusi e alla spina, privi di imballaggi primari o secondari, sfruttando i 10 milioni all’anno.

Auto elettriche bonus

Il contributo viene anticipato dal venditore sotto forma di uno sconto sul prezzo e rimborsato come credito d’imposta. Il 10% all’anno degli incentivi ambientalmente dannosi dal 2020 al 2040 non verrà attuato ma sono stati salvati i sussidi per i prodotti energetici in agricoltura e per il trasporto marittimo e aereo. Salva anche l’IVA agevolata per l’energia a uso domestico.

Scompare il bonus di 250 euro alle famiglie per gli scuolabus a ridotte emissioni per asili, scuole medie ed elementari. I 10 milioni annui previsti inizialmente per gli scuolabus green andranno direttamente nelle casse dei comuni. Rispetto alla bozza iniziale, infine, viene assicurato il rinnovo integrale dei mezzi pubblici entro 5 anni con dei veicoli a bassissimo o a zero impatto ambientale.

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