Vendere una Ferrari 250 GTO per 9500 dollari verso la fine degli anni ‘70 significava una follia. Questo perché, se rapportiamo il valore del denaro ad oggi, parliamo di 70.000 dollari. Si tratta di un prezzo davvero irrisorio per un modello simile che solitamente viene venduto per milioni di dollari, diventando una delle vetture più costose al mondo.
È il caso di nonno Temerian il cui nipote ha deciso di raccontare la storia della vicenda in un video pubblicato su YouTube da VINwiki. Temerian acquistò la Ferrari 250 GTO con guida a destra appartenente a John Surtees (famoso pilota automobilistico e motociclistico britannico) nel 1968.

Ferrari 250 GTO: un’icona del settore che oggi viene venduta a prezzi da urlo
La somma spesa dall’uomo fu di 6800 dollari. Oltre al fascino e al nome che una qualunque vettura di Maranello porta con sé, bisogna aggiungere il fatto che si trattava di un esemplare appartenente a un campione della Formula 1, l’unico al mondo ad aver vinto il titolo iridato sia nel Motomondiale che nella F1.
Tuttavia, la storica sportiva del cavallino rampante venne venduta poco dopo a Robert Sowers, noto collezionista di auto Ferrari, padre del giovane protagonista del filmato. Questo perché Temerian non apprezzò sin da subito il veicolo, e in particolare il design.
La cifra guadagnata dall’uomo fu di appena 9500 dollari, somma che venne utilizzata per comperare una Lamborghini Miura al figlio. Se nonno Temerian avesse aspettato ancora qualche anno, siamo sicuri che la Ferrari 250 GTO sarebbe potuta essere venduta a una cifra molto più alta.
Vi ricordiamo che la vettura è stata prodotta dalla casa automobilistica modenese dal 1962 al 1964. Si trattava sia di un’auto da corsa che stradale. Il numero 250 si riferiva alla cilindrata di ciascun cilindro in cc del motore mentre GTO sta per Gran Turismo Omologata.
L’idea di questo modello partì da Enzo Ferrari nel 1960 che chiese all’ingegnere Giotto Bizzarrini di costruire un’auto capace di competere con la Jaguar E-Type, dotata del motore V12 da 3 litri della serie 250. Usando come base una 250 GT a passo corto, Bizzarrini realizzò un prototipo.