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Ecobonus bloccati: ecco quando ripartiranno

Il Ministero dello Sviluppo Economico stoppa gli ecobonus

Ecobonus

Stop agli ecobonus. In 87 giorni è stata polverizzata la prima tranche da 20 milioni di euro che il governo italiano ha messo a disposizione dall’8 aprile scorso. Ora probabilmente l’iniziativa verrà un attimo accantonata, giusto qualche settimana, finché il ministero dello Sviluppo economico stanzerà un’altra fetta dei 60 milioni di euro complessivamente concordati con la legge di bilancio per il 2019, oppure tutti i rimanenti 40.

Ecobonus: cosa dice il decreto ministeriale

Il decreto ministeriale datato 20 marzo 2019 dispone in merito all’applicazione degli ecobonus che “al fine di valutare l’andamento temporale dell’assorbimento delle risorse e la possibilità di aprire la fase prenotativa in più finestre temporali durante l’anno, sarà reso disponibile l’ammontare di 20 milioni di euro a partire dal primo giorno di avvio delle prenotazioni sul sistema informatico (avvenuta l’8 aprile, ndr), per una durata di 120 giorni”, cioè fino al 6 agosto.

Tuttavia il medesimo decreto indica che “con uno o più decreti del direttore generale della direzione generale per la politica industriale, la competitività e le piccole e medie imprese, verranno messe a disposizione le residue risorse della dotazione per il 2019, 2020 e 2021 su una o più finestre prenotative per ogni anno”. In sostanza, per aprire i rubinetti non occorre un provvedimento politico né tantomeno legislativo: è sufficiente un decreto dirigenziale.

Resta pur sempre il fatto che anche ora un possibile acquisto non fa decadere le agevolazioni concesse. Tra il 1° marzo al 31 dicembre saranno disponibili i 60 milioni di euro stabiliti. Alla peggio, l’erogazione arriverà in ritardo, fino a quando nuove risorse saranno elargite dal dicastero di via Veneto.

A chi spettano gli ecoincentivi

Gli ecoincentivi auto 2019 (non cumulabili con altri incentivi di carattere nazionale) spettano a chi acquista un’auto ibrida o elettrica con emissioni di anidride carbonica allo scarico non superiore a 70 g/km e ridotte emissioni di ulteriori sostanze inquinanti. Un provvedimento che riguarda espressamente veicoli di categoria M1 nuovi di fabbrica ed immatricolati in Italia; dove per veicoli M1 si intendono quelli destinati a trasportare un massimo di otto passeggeri, più il conducente. Entro un massimo di spesa pari a 61mila euro IVA Inclusa (50mila esclusa); 

È previsto uno sconto anche in caso di locazione finanziaria e un credito d’imposta per le imprese costruttrici o importatrici della vettura conforme agli standard ecologici richiesti. Per contro, chi acquista (anche in locazione finanziaria) un veicolo nuovo di categoria M1 con emissioni di anidride carbonica superiori a 160 CO2 g/km deve versare tramite F4 una tassa entro la relativa data di immatricolazione.

I veicoli soggetti agli ecobonus 2019 sono divisi in due fasce, con altrettanti incentivi massimi: da 0 a 20 g/km di CO2 è compreso tra 6mila e 4mila euro; mentre da 21 a 70 g/km oscilla tra i 2.500 e i 1.500 euro. Per ottenere il massimo occorre rottamare una vettura usata appartenente alle classi Euro 0, 1, 2, 3 e 4, intestata alla stessa persona che ne acquista una nuova. In tal caso è riconosciuto un contributo pari al 30% del prezzo di acquisto fino a un massimo di 3mila euro.

Iter burocratico

Secondo la Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate:

  • chi compra un’automezzo non inquinante riceve un contributo dal venditore, mediante compensazione con il prezzo di acquisto.
  • in seconda istanza, le imprese costruttrici o importatrici del veicolo nuovo rimborsano al venditore l’importo del contributo,
  • e recuperano questo importo come credito d’imposta utilizzabile esclusivamente in compensazione ai sensi del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241 senza applicazione dei limiti stabiliti dall’articolo 34 della legge 23 dicembre 2000, n. 388 e dall’articolo l, comma 53, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, presentando il modello F24 esclusivamente in via telematica all’Agenzia delle entrate.

I soldi messi a disposizione sono invece così ripartiti:

  • 60 milioni di euro fino al 31 dicembre 2019,
  • 70 milioni per il 2020

Oltrepassati 5 mesi di tempi per immatricolare, decade l’incentivo.

 

 

 

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