Col 2025 ormai in via di conclusione definitiva, è lecito ammettere che è tempo di bilanci. Un po’ quanto accade anche in casa Citroën, forte di un’annata caratterizzata da volumi di vendita globali stabili, in accordo con una ripresa su scala internazionale molto interessante, accanto a una condizione europea in calo. Situazioni che deve affrontare, per forza di cose, il nuovo CEO del costruttore francese nominato lo scorso maggio, Xavier Chardon. La volontà di Citroën pare essere quella di puntare su una strategia che metta al centro la redditività, la qualità del prodotto e un riposizionamento che punti sul concetto di “more for less”.
Di un approccio che fondamentalmente quindi muta, Xavier Chardon ne ha parlato con i francesi di Auto Infos annunciando che il 2025 di Citroën si chiuderà con ampie probabilità su volumi stabili rispetto a quanto registrato a fine 2024. D’altronde tale stabilità è figlia di ottimi riscontri, in crescita, registrati al di fuori del contesto europeo. I dati parlano di un incremento del 20% in Sud America, con una quota di mercato da record in Brasile negli ultimi dieci anni, così come i dati della Turchia che è diventata il secondo mercato per Citroën dopo la Francia. Anche in India sono oltre 1.500 le vetture vendute ogni mese, anche in accordo con l’introduzione di nuovi modelli. Sebbene ci sia un miglioramento degli ordini, in Europa Citroën rimane in leggero calo nonostante sia in essere un miglioramento degli ordini; nel mercato domestico francese, Citroën punta dritta al terzo posto nel Segmento delle vetture e dei veicoli commerciali leggeri. Secondo Chardon, oggi la capacità industriale di Citroën non risulta perfettamente allineata con gli ordini col 2026 che dovrebbe rappresentare, tuttavia, un corretto ritorno alla redditività proveniente dallo stabilimento di Kragujevac, in Serbia.
La strategia di Citroën passa dall’approccio lungo tre direttrici fondamentali
La nuova strategia ragionata da Xavier Chardon passerebbe attraverso tre priorità che guidano l’intero approccio di Citroën: crescita redditizia, vicinanza al cliente e posizionamento chiaro. In questo modo il costruttore francese intende promettere “più spazio, più comfort e più garanzie a un prezzo inferiore rispetto alla concorrenza”, ha ammesso Chardon alla testata francese. Nello specifico si guarda alla disponibilità di una garanzia di 8 anni, ovvero al ritorno di un responsabile qualità e quindi di una collaborazione rafforzata con la rete di concessionari del marchio.
Nei 12 mercati europei presidiati da Citroën, 11 risultano redditizi con due eccezioni rappresentate dal Regno Unito, che dispone di un gap produttivo nell’ordine dei 10 mesi, e dalla Francia dove la redditività risente principalmente di un valore netto insufficiente e dalle problematiche delineate dalle campagne di richiamo.

Con l’introduzione della nuova C5 Aircross si vuole dare vita a un nuovo rinnovamento in casa Citroën, puntando anche su 400 nuove assunzioni utili a rimarcare l’importanza di un contesto in buona ripresa. Si guarda poi a proporre modelli accessibili a un pubblico più vasto, rifiutando però l’etichetta di marchio low cost. Le ambizioni ragionate da Chardon, in tal senso, trovano applicazione nell’appena presentato concept ELO. Il CEO di Citroën ha rimarcato anche la necessità di tornare a produrre veicoli popolari, esulando da condizioni normative che stanno incrementando i prezzi a dismisura.
