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FCA: l’ibridizzazione non avrà effetti negativi sui livelli occupazionali in Italia

fca ibrido

Nelle prossime settimane prenderà il via il processo di ibridizzazione della gamma di FCA. Il gruppo è in netto ritardo sullo sviluppo di soluzioni elettrificate per una precisa scelta della dirigenza che, negli ultimi anni, ha preferito strategie di sviluppo differenti preferendo mettere in ordine i conti prima di investire in nuove tecnologie. 

Il Salone dell’auto di Ginevra, al via tra una settimana, segnerà l’inizio ufficiale del processo di ibridizzazione su larga scala della gamma FCA. Il gruppo presenterà le prime Jeep ibride che potrebbero essere affiancate dall’Alfa Romeo C-SUV, il nuovo crossover del marchio italiano che, condividendo la stessa piattaforma della Compass (uno dei modelli Jeep pronti a ricevere una variante ibrida), potrebbe arrivare sul mercato già in versione elettrificata. 

Nel corso di un’audizione in commissione Lavoro della Camera sulla salvaguardia dell’occupazione nel settore dell’industria automobilistica, Pietro De Biasi, responsabile delle relazioni industriali del gruppo FCA, ha chiarito che il processo di ibridizzazione pronto a partire in diversi stabilimenti italiani “non avrà un impatto occupazione negativo”. 

Di fatto, il debutto delle versioni ibride di alcuni modelli FCA prodotti in Italia rappresenta una risorsa sia per i marchi del gruppo che per gli stabilimenti e, quindi, per i lavoratori italiani.Queste nuove versioni potrebbero garantire, quindi, un’ulteriore spinta per la produzione con tutti i vantaggi relativi ai livelli occupazionali. 

Da notare che, secondo De Biasi che ha citato uno studio tedesco sull’argomento, il passaggio completo all’elettrico potrebbe mettere a rischio circa 30 mila posti di lavoro per tutta la filiera automotive italiana (non solo quindi per il gruppo FCA). Al momento, il gruppo ha in cantiere un solo progetto elettrico al 100%, la Fiat 500 Elettrica, e, come visto nelle scorse settimane, già ci sarebbero diversi problemi legati con i fornitori. 

Di certo, i prossimi mesi saranno densi di novità per il gruppo FCA che presenterà numerosi modelli inediti a partire dal Salone dell’auto di Ginevra al via il prossimo 5 marzo. La certezza che l’ibridizzazione non si trasformerà in un pericolo per i posti di lavoro in Italia rappresenta un’importante garanzia per tutti i lavoratori del gruppo che possono guardare con fiducia al futuro. 

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