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Stellantis: per il maxi investimento negli USA previste oltre 2.000 assunzioni

Si tratta di una vera e propria svolta che ben si adatta ai ragionamenti espressi dal nuovo CEO di Stellantis, Antonio Filosa

stellantis

Il rilancio statunitense a marchio Stellantis, figlio dell’annunciato piano di investimenti nell’ordine dei 13 miliardi di dollari, passa anche da una importante accelerazione in tema di assunzioni previste dal Gruppo al di là dell’Oceano. Sarebbero infatti circa 2.000 le assunzioni necessarie in organici che vanno dall’ingegneria, allo sviluppo passando per la qualità. Si tratta di una vera e propria svolta che ben si adatta ai ragionamenti espressi dal nuovo CEO di Stellantis, Antonio Filosa, in netta contrapposizione con le prerogative ragionate in precedenza da Carlos Tavares.

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Dopo anni di dati in calo, il mercato statunitense torna centrale rappresentando un apporto di volumi di vendita e produttivi da non sottovalutare. Secondo quanto espresso da alcune testate locali, sembra che il cambio di passo con la precedente gestione manageriale del Gruppo sia piuttosto evidente con campagne di assunzioni mirate che sono già cominciate nei mesi scorsi.

Sotto la gestione di Carlos Tavares era stato progressivamente svuotato il Chrysler Tech Center, privilegiando attività in smart working. L’attuale gestione Stellantis ha invece rivisto queste variazioni riportando in auge quello che è uno dei più importanti complessi aziendali americani. Si attendono quindi circa 2.000 nuovi lavoratori legati a posizioni di alto livello, accanto alle prime assunzioni di personale impiegatizio già portate a termine. Le operazioni di Stellantis negli USA virano quindi verso una nuova direzione, che è quella imposta dal nuovo CEO Antonio Filosa.

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Negli USA Stellantis ha previsto investimenti nell’ordine dei 13 miliardi e oltre 5.000 nuovi posti di lavoro

Le prerogative di Stellantis dicono che il maxi investimento proposto negli Stati Uniti punta alla generazione di almeno 5.000 nuovi posti di lavoro, fissando un cambiamento decisamente radicale rispetto alle posizioni espresse durante la gestione Tavares. Una condizione che si è guadagnato il plauso delle organizzazioni sindacati locali, come la UAW che aveva in precedenza criticato fortemente l’operato di Carlos Tavares.

stellantis brampton

Ricordiamo che Stellantis investirà negli Stati Uniti 13 miliardi di dollari nei prossimi quattro anni, in modo da rivedere le proprie attività produttive in loco con iniziative mirate.

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Nuovo è anche l’approccio sugli interventi relativi alle relazioni con la supply chain. La volontà è quella di ridurre l’impatto prodotto dai dazi sui fornitori più esposti alle nuove politiche economiche, riducendo le restrizioni su eventi, inviti e attività di relazione in modo da ripristinare condizioni molto apprezzate dall’industria dell’auto a Stelle e Strisce utili anche a ragionare su un clima di fiducia migliorato in questi ultimi tempi.

Allo stesso modo, Stellantis ha anche rivisto il proprio portafoglio di modelli puntando su un approccio differente rispetto agli esclusivi ragionamenti sull’elettrico ragionati in precedenza. La nuova linea da seguire è quella della gradualità che passi dal ritorno a propulsori endotermici della gamma Hemi, di nuova generazione, ancora in grado di dire la loro in un mercato americano legato alla tradizione. Si punta poi anche su un approccio all’ibrido con estensione di autonomia, più in linea con le richieste attuali. Si punta poi a recuperare identità con modelli iconici appena rinnovati, come la Jeep Cherokee o la Dodge Charger Sixpack.

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