Il futuro di Alfa Romeo e Maserati entra in una nuova fase strategica, delineata direttamente da Santo Ficili, responsabile delle Maserati Operations, e da Jean-Philippe Imparato, CEO di Alfa Romeo. Le loro recenti dichiarazioni offrono uno sguardo chiaro sulle direzioni intraprese dai due marchi premium del gruppo Stellantis, tra continuità tecnica, evoluzioni di prodotto e un approccio più pragmatico all’elettrificazione.
Alfa Romeo: Imparato non esclude una possibile evoluzione ibrida del V6 Nettuno per le future auto del biscione
Uno dei temi centrali è la piattaforma Giorgio, un’architettura che ha segnato profondamente l’identità dinamica di Alfa Romeo e che, secondo i vertici, continuerà a essere un pilastro per diversi anni. Ficili ha confermato che Maserati resterà legata a Giorgio, definendola “la miglior piattaforma nel segmento”, un riferimento diretto alle vetture di categoria D e superiori. Imparato ha rafforzato il concetto, definendo il pianale “superbo”. Per Alfa Romeo l’architettura resterà in servizio almeno fino al 2027, quando Giulia e Stelvio usciranno di scena, mentre per Maserati Grecale la vita tecnica sarà ancora più estesa.
Altro passaggio significativo riguarda l’evoluzione della strategia sull’elettrico. Ficili non ha nascosto una frenata nelle ambizioni iniziali: le previsioni di mercato non si stanno realizzando come atteso e Stellantis sta ricalibrando i piani, pur mantenendo una visione green di lungo periodo. “L’importante è soddisfare le richieste dei clienti”, ha sottolineato Ficili, indicando un approccio più flessibile e orientato alla domanda reale.
Sul fronte delle motorizzazioni emergono le novità più attese. Imparato ha confermato che è in corso la valutazione di una possibile evoluzione ibrida del V6 Nettuno, un propulsore simbolo di Maserati. “Potrebbe essere un nostro obiettivo, soprattutto se lo chiederanno i clienti”, ha spiegato Ficili. Imparato è stato ancora più diretto: “Il V6 ibrido è qualcosa su cui dobbiamo decidere e finanziare nei prossimi mesi”.
Una scelta che potrebbe aprire a future versioni ibride di Alfa Romeo Stelvio e Giulia, anche se nessuna decisione definitiva è stata presa e la parola finale spetterà al CEO Filosa. Imparato ha infine lasciato uno spiraglio per un possibile sviluppo del Segmento C in casa Alfa Romeo, pur confermando che, per ora, l’attenzione rimane concentrata sulla piattaforma Giorgio.



