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Maserati, il piano per aumentare i profitti: saranno due anni durissimi

Il vero asso nella manica per la redditività è la personalizzazione. Maserati punta a una quota di customizzazione del 30-40% delle vetture.

maserati modena

Maserati ha finalmente deciso che l’era del lusso senza compromessi dovesse arrivare e convintamente. Jean-Philippe Imparato, l’amministratore delegato, ha suonato la carica a Modena, in occasione del ritorno della produzione di GranTurismo e GranCabrio nello storico stabilimento, dichiarando una verità che suona quasi come una terapia d’urto: “Con 15 mila macchine l’anno è possibile riportare Maserati in utile, non ci servono volumi per fare profitti”.

maserati granturismo e grancabrio

Non siamo più davanti alla Maserati della Ghibli. Non si può neanche inseguire nessun altro marchio “generalista”, seppur di collocazione premium. Si deve tornare al prestigio e alla sfrontatezza del Tridente, come è stato conosciuto a lungo nel mondo. L’ossessione del marchio deve quindi spostarsi integralmente su qualità e attenzione ai dettagli, evitando quelle che Imparato definisce operazioni “tossiche”. L’obiettivo dichiarato è spingere l’80% della produzione verso il built to order (ovvero la costruzione su ordinazione) entro il 2026.

Il risanamento è già in corso, con un ringraziamento esplicito al COO Santo Ficili: da dicembre 2024, il livello di scorte è stato dimezzato, dato che all’epoca erano 12 mila auto, equivalenti a dodici mesi di scorte. L’operazione più urgente è andata in porto, ovvero lo stock “più anziano di 90 giorni”, che è stato ridotto del 63%. L’Europa e l’America stanno guidando la performance che ha permesso un recupero rapido; l’unica nota stonata è, neanche a dirlo, la Cina, dove “c’è ancora qualcosa da sistemare”.

maserati modena

Il vero asso nella manica per la redditività, lo sanno bene grandi marchi come Ferrari, Lamborghini e Bentley, è la personalizzazione. Con iniziative come la BottegaFuoriserie, Maserati mira a raggiungere una quota di customizzazione del 30-40% delle vetture, un fattore “fondamentale” che può aumentare significativamente la redditività media delle auto, “diciamo del 30%”. Se a questo si aggiunge un rialzo del valore residuo di 5 punti nei prossimi anni, Imparato è ottimista. Maserati tornerà in utile entro 2-3 anni. Una salita abbastanza lunga, certo, difficile e carica di responsabilità , ma con un arrivo chiaro. Portare il Tridente dove merita.

Sul fronte tecnico, la Grecale rimarrà la best-seller con oltre il 60% dei volumi, supportata da evoluzioni future. E sebbene le versioni Folgore (elettriche) abbiano avuto un’accoglienza tiepida dalla clientela, Imparato giura che l’elettrico non sarà abbandonato. Il cuore, però, resta il motore V6 Nettuno, definito “un gioiello che dobbiamo completare”. Per il rilancio, si afferma, serviranno “motori da sogno ma anche motori più normali”.