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Carlos Tavares a tutto campo su Stellantis e il futuro dell’auto europea

Sulla base di quanto ammesso dallo stesso Carlos Tavares, la fine dei rapporti con Stellantis avvenne in maniera molto veloce

Carlos Tavares
Carlos Tavares

È tornato a far parlare di sé Carlos Tavares. L’ex CEO di Stellantis rappresenta ancora una delle figure più influenti quando si parla di automotive, sebbene sia stato archiviato ormai il capitolo Stellantis che per molti ha rappresentato una delle fasi più negative della sua carriera nel mondo dell’auto.

Di Carlos Tavares si è tornato a parlare a seguito di un’intervista esclusiva rilasciata alla testata francese Le Point, nell’occasione dell’imminente uscita del suo libro “Un pilote au coeur de la tempête”, fissata per il 23 ottobre prossimo, dove il manager portoghese traccerà la sua biografia che lo ha condotto a capo dei più grandi costruttori di automobili fino alla guida di Stellantis. Fino ad ora Tavares si era posto lontano dai riflettori, ora invece sembra anticipare quanto vedremo all’interno del libro introducendo passaggi fondamentali nelle vicende che lo hanno escluso dalla sua carica di vertice in Stellantis oltre che altri ragionamenti sul futuro dell’auto su scala europea.

Carlos Tavares ha svelato come sono andate le cose che hanno portato alla rottura con Stellantis

Alla fine dello scorso anno Stellantis si trovava in una fase che necessitava di grosse attenzioni, quella delle decisioni legate al concentrarsi solo sull’elettrico, per il futuro, o meno. Ciò in accordo con altri cambi di passo che venivano già posti in esser allora da altri costruttori europei e non. Sulla base di quanto ammesso dallo stesso Carlos Tavares, la fine dei rapporti con Stellantis avvenne in maniera molto veloce: “un pomeriggio di dicembre, mentre ero all’Estoril, in Portogallo, il presidente di Stellantis, John Elkann, mi chiamò dicendomi che aveva perso la fiducia in me”, ha ammesso Tavares a Le Point. Allo stesso tempo l’ex CEO di Stellantis ha aggiunto anche che al centro di alcune problematiche ricadenti nel periodo del suo mandato c’erano alcuni “pesanti fardelli” che ostacolavano il corretto funzionamento del Gruppo, a cominciare dalle normative per finire con le annose questioni geopolitiche. In ogni caso la separazione fra le parti avvenne nel giro di appena 48 ore con Carlos Tavares che ha ammesso di essere stato comunque il capo di Stellantis “nel bene e nel male”, aggiungendo di aver commesso errori sperando comunque “di aver azzeccato l’80% delle cose valide”.

carlo tavares ex stellantis

Allo stesso tempo Carlos Tavares ha anche elencato una serie di errori commessi con le regolamentazioni europee destinate al mondo dell’auto. Secondo Tavares “l’errore più grande della Commissione Europea è stato quello di reagire contro l’industria automobilistica europea dopo lo scandalo dieselgate del 2015, invece di concentrarsi sulla Volkswagen, che aveva falsificato le emissioni di CO2 dei suoi motori. È diventata dogmatica e non ha ascoltato affatto i costruttori”. In poche parole i costruttori europei “sono stati costretti a passare all’elettrico aprendo la porta ai cinesi che già padroneggiavano la tecnologia”, ha rimarcato ancora l’ex CEO di Stellantis.

Infine Tavares ha fornito una provocazione sulla gestione della joint venture fra Stellantis e Leapmotor, chiedendosi come sia potuto accadere che i cinesi abbiano accettato “un accordo che avrebbe dato a Stellantis il 21% dell’azienda e il 51% del suo business al di fuori della Cina. Ho una sola risposta: un giorno, se Stellantis fallirà, potranno ricomprarla”, ha aggiunto. In relazione ai 35 milioni di euro di indennità di uscita? Secondo Tavares si trattava del contratto e non di un privilegio: “essere un capo è rischioso”, ha detto.