Stellantis ha annunciato nei giorni scorsi un maxi investimento negli Stati Uniti, in accordo con un valore economico nell’ordine dei 13 miliardi di dollari. Un approccio molto importante in termini strettamente economici, che però ha provocato più di qualche malumore fra i sindacati del Vecchio Continente a cominciare da quelli italiani passando anche per quelli canadesi. Ciò in virtù di più che ovvie preoccupazioni sugli impegni di Stellantis stessa nella gestione dei livelli produttivi in Italia e più in generale su scala europea.
Condizioni che sembrerebbero invece non preoccupare il management del Gruppo. A margine della serata di gala organizzata a Washington dalla National Italian American Foundation, per i festeggiamenti del 50esimo di attività della Fondazione, a discutere dei vantaggi che hanno condotto Stellantis a garantire un investimento da 13 miliardi di dollari è stato il suo presidente John Elkann. Secondo il presidente di Stellantis l’investimento statunitense porterà vantaggi anche in Italia.
Gli investimenti di Stellantis negli Stati Uniti rappresentano una buona opportunità anche per l’Italia, secondo John Elkann
Secondo il punto di vista del presidente di Stellantis, John Elkann, l’investimento da oltre 13 miliardi di dollari negli Stati Uniti rappresenta quello più importante nella storia attuale del Gruppo. Ciò “perché le opportunità che vediamo in America sono grandi e se si è forti in America lo si è anche nel mondo, quindi si è forti anche in Italia”, ha ammesso Elkann il quale ha poi aggiunto che questa rappresenta “una buona notizia per l’Italia, dal momento che se Stellantis fa bene altrove allora fa bene anche in Italia”.
La necessità di un investimento di tale portata risiede nella volontà di potenziare del 50% la produzione locale, in abbinamento all’apporto di cinque nuovi modelli e almeno diciannove iniziative di prodotto durante i prossimi quattro anni. Secondo Stellantis si genereranno così più di 5.000 nuovi posti di lavoro negli stabilimenti del Gruppo presenti in Indiana, Michigan, Illinois e Ohio. Sono perlomeno queste le intenzioni annunciate da Stellantis stessa nei giorni scorsi precisando che l’investimento è il più corposo nella storia del Gruppo.
Oggi l’incontro con Filosa
La posizione di John Elkann, espressa dalle parole riportate più sopra, servirà per indirizzare messaggi positivi al comparto dell’automotive italiano. Ciò anche in accordo con l’incontro che si terrà oggi pomeriggio tra Antonio Filosa e le sigle sindacali italiane. È infatti in programma proprio al Centro Stile di Mirafiori, oggi pomeriggio alle 16:30, il primo incontro tra il nuovo CEO di Stellantis, Antonio Filosa, e le sigle sindacali italiane che avevano richiesto questo tavolo già da tempo.
Al centro delle discussioni non potrà che esserci la condizione di crisi della produzione automobilistica in Italia, quella che è crollata di oltre il 31% durante i primi nove mesi di quest’anno e che ha condotto la metà dei lavoratori impiegati a fare i conti con continui ammortizzatori sociali. Il futuro industriale appare giustamente incerto e in questo contesto Filosa dovrà fornire risposte alle ovvie domande che gli saranno poste.