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Ferrari, i nuovi piani del Cavallino e l’elettrico incerto fanno perdere la carica al titolo

Ferrari prevede profitti operativi rettificati di 2,75 miliardi di euro entro il 2030, inferiori ai 3,2 miliardi stimati dagli analisti.

ferrari dettaglio

Ferrari ha deciso di mettere il piede sul freno riguardo alla sua transizione verso l’elettrico, e Wall Street ha reagito con un sonoro rombo, ma andando in retromarcia. Il titolo della casa di Maranello, alcuni giorni fa, ha quindi subito un calo significativo del 15% dopo l’annuncio che solo il 20% delle vendite sarà rappresentato da veicoli elettrici entro il 2030, una revisione rispetto alla precedente previsione del 40%. Una revisione che però si estenderebbe anche alle previsioni sui profitti.

La decisione di Ferrari segna un cambio di rotta rispetto alla strategia iniziale, che puntava su una maggiore elettrificazione della gamma. La revisione al ribasso delle aspettative ha sollevato dubbi tra gli investitori riguardo alla capacità di Ferrari di adattarsi alle tendenze del mercato automobilistico globale. Nonostante ciò, la casa automobilistica ha confermato l’impegno nei motori V8 e V12, sottolineando l’importanza di mantenere la tradizione e l’identità del marchio.

ferrari elettrica

Il mercato ha reagito con una certa apprensione, riflettendo le incertezze legate alla transizione verso l’elettrico e alla capacità di Ferrari di bilanciare innovazione e tradizione. Gli investitori sembrano chiedersi se l’azienda riuscirà a mantenere la sua posizione di prestigio nel panorama automobilistico globale, adattandosi alle nuove sfide senza compromettere la sua essenza.

Recentemente il Cavallino Rampante ha svelato solo la base della sua Elettrica, una coupé certamente quattro posti da 1.000 cavalli e 529 km di autonomia, prevista per il lancio nel 2026. Ma resterà probabilmente una “scommessa moderata”. Il CEO Ferrari Benedetto Vigna, d’altronde, ha giustificato la cautela nei numeri “puramente elettrici” del futuro con la necessità di adattarsi alle condizioni di mercato incerte.

john elkann e benedetto vigna

Ferrari prevede profitti operativi rettificati di 2,75 miliardi di euro entro il 2030, inferiori ai 3,2 miliardi stimati dagli analisti, e ricavi di 9 miliardi di euro, contro i 10 miliardi previsti. Questa, in definitiva, è risultata essere la causa principale della chiusura negativa in Borsa.